L'operatore di telecomunicazioni Sunrise ha visto l'utile netto ridursi di quasi la metà l’anno scorso a 56 milioni di franchi, ma l'impatto del fallito tentativo di fusione con l'operatore via cavo UPC si è rivelato inferiore al previsto. Il Consiglio di amministrazione proporrà agli azionisti un dividendo migliorato di 20 centesimi, pari a 4.40 franchi.
Il fatturato ammonta a 1,89 miliardi di franchi, secondo il rapporto annuale. In termini operativi, la limitata impennata della crescita di mezzo punto percentuale non ha impedito al gruppo di aumentare il suo margine operativo lordo (EBITDA) rettificato di oltre l'11% a 668 milioni. Gli analisti consultati dall'agenzia di stampa AWP prevedevano in media un giro d'affari di 1,87 miliardi di franchi e un margine operativo lordo rettificato di quasi 670 milioni. L'utile netto era stimato mediamente a 32 milioni.
La direzione ha ribadito i suoi obiettivi per l'esercizio in corso con un fatturato compreso fra 1,875 e 1,915 miliardi di franchi e un EBITDA rettificato fra i 675 e i 690 milioni. Dopo il mancato acquisto dell'operatore UPC, Sunrise ha cambiato la sua strategia di rete fissa. La società svizzera punta infatti sulle fibre ottiche ultraveloci. “Entro il 2025 vogliamo raggiungere una copertura della popolazione del 50-60%”, ha indicato il nuovo CEO di Sunrise André Krause in un'intervista.