Economia e Finanza

Swift 4x4, l'integrale facile

Test drive - Suzuki Swift 1,2 4x4 "Piz Sulai"

  • 14.01.2015, 16:48
  • 07.06.2023, 03:30
La Swift a trazione integrale è identica ai modelli a due ruote motrici

La Swift a trazione integrale è identica ai modelli a due ruote motrici

  • Suzuki

La Suzuki Swift è una delle utilitarie più apprezzate, al punto che il suo successo – unitamente a quello di altri modelli della Casa giapponese come i SUV SX-4 e SX-4 S-Cross – hanno permesso al marchio di rientrare tra quelli più apprezzati nella Confederazione.

Un successo particolare l’ha ottenuta la variante 4x4 della Swift, versione che restando praticamente identica rispetto a quelle con trazione anteriore, offre una versatilità davvero notevole in rapporto al prezzo di listino. La piccola Suzuki integrale è da qualche mese disponibile pure nell’allestimento speciale Piz Sulai, che offre dotazioni aggiuntive simpatiche come le l’illuminazione a led per fendinebbia e luci diurne, le striscie decorative su cofano motore e fiancate, le gomme invernali di marca su cerchi in lega da 15”, il set di tappetini e il portachiavi specifici "Piz Sulai" e, in aggiunta, scarponi invernali e bastoni da passeggio telescopici – sempre con il logo "Piz Sulai". La gamma delle Suzuki Swift quattro ruote motrici è in listino da 18'990 franchi.

Tornando alla sostanza della vettura, va detto che l'unico modo per riconoscere una Swift 4x4 da una a due ruote motrici consiste nel cercare il differenziale fra le ruote posteriori. L’aspetto è infatti invariato rispetto al look piacevole quanto discreto delle altre versioni. La versione 4WD, tra l’altro, ha ben poche rivali nella sua categoria, la più temibile delle quali rimane la Fiat Panda 4x4 (più corta di una quindicina di centimetri).

La Suzuki Swift 4x4 in immagini

Con l'ultimo aggiornamento, il 4 cilindri di 1,2 litri della Swift 4x4 ha ora due iniettori per cilindro e ha 4 CV in meno, ma la coppia massima è salita di 2 Nm ed è erogata 400 giri più in basso. Inoltre, il consumo medio dichiarato dalla Casa è migliorato (da 18,9 a 20,8 km/l), il che la rende una delle Swift meno voraci, anche tenendo conto che il motore 1,3 Diesel c’è solo per i modelli a due ruote motrici.

L’equipaggiamento è buono nel complesso, prevedendo ESP e sette airbag, ma anche i sedili riscaldabili (anche se quello lato passeggero funzionava a singhiozzo sulla vettura provata, nuova fiammante) e l’autoradio con comando al volante; il veicolo in prova aveva pure il navigatore e il climatizzatore automatico. Mancano però i recenti sistemi di assistenza alla guida come la frenata automatica d'emergenza.

L’abitacolo non sono molto originali e al passo con i tempi, ma è realizzato con materiali di buona qualità e le finiture sono valide considerato categoria e prezzo di listino; migliorabili restano comunque la regolazione a scatti dell'inclinazione dello schienale e la gestione del computer di bordo infilando la mano tra le razze del volante per attivare un comando, il che è poco pratico e anche rischioso nella guida. Ben abitabile nonostante sia lunga solo 3,85 m, ha un baule migliorabile che però non cala nonostante la presenza dell’albero di trasmissione (che ha ridotto invece il serbatoio di 2 litri). La trazione 4x4 della Suzuki Swift è a inserimento automatico e perciò permette a chi guida di non doversene occupare, dato che nel caso di slittamento delle ruote anteriori un giunto viscoso invia parte della coppia alle ruote posteriori.

Alla guida la vettura è piacevole, anche se con soli 90 CV non è tale da offrire sensazioni particolari. È un’onesta auto da città, con cui d’inverno ci si può avventurare laddove altre citycar si fermano molto prima e se la cava bene anche su strade sterrate leggere, ma non è certo nata per esser usata nel fuoristrada. In città è pratica, ma la mancanza di vivacità del suo motore la rendono lenta nel traffico di tutti i giorni. Vero è che chi cerca una vettura di questo tipo non pone il brio come massima priorità preferendo la polivalenza, ma non sarebbe un male offrire una Swift 4x4 anche con il dinamico motore a gasolio "milletré".

Enrico Campioni

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