Le catastrofi naturali hanno pesato marcatamente sui conti di Swiss Re durante il terzo trimestre di quest’anno: in una prima stima la compagnia di riassicurazione parla di un impatto da 1,1 miliardi di dollari, a cui vanno aggiunti altri 300 milioni di danni di origine umana.
Nel confronto sui dati trimestrali questi importi sembrano elevati, ma sull'arco dei nove mesi gli oneri si situano nel quadro delle previsioni, afferma Swiss Re in un comunicato diffuso giovedì. Le piogge torrenziali e le devastazioni causate dall'uragano Jebi in Giappone hanno provocato costi per 500 milioni di dollari, mentre la tempesta Florence negli USA è fonte di oneri per 120 milioni. Ulteriori 500 milioni derivano da altre inondazioni, dagli incendi in California e da una tempesta nell'Ontario.
Nel capitolo legato alle catastrofi di origine umana, Swiss Re inserisce il crollo del ponte Morandi di Genova, l'incendio che ha interessato un cantiere navale in Germania e le inondazioni seguite alla rottura di una diga in Colombia.