Swiss Re ha annunciato giovedì una perdita netta pari a 468 milioni di dollari (463 milioni di franchi) dopo i primi nove mesi del 2017. Le cifre rosse registrate dal riassicuratore zurighese sono da far risalire agli uragani Harvey, Irma e Maria che hanno colpito gli Stati Uniti ed i Caraibi, così come ai terremoti in Messico, che complessivamente dovrebbero costare 3,5 miliardi di franchi.
Il colosso delle assicurazioni precisa che durante lo stesso periodo l’anno scorso si erano registrati utili per quasi 3 miliardi di franchi. Nel computo dei costi importanti dovuti alle catastrofi naturali si conteggiano pure quelli causati dall’uragano Debbie in Australia e le inondazioni che hanno flagellato il Perù, avvenuti durante il primo semestre.
I fondi propri rimangono comunque solidi, sottolinea Swiss Re, nonostante il considerevole impatto legato al gran numero di disastri provocati dalla natura nel 2017. A breve termine la società intende lanciare un programma di riacquisto di azioni proprie per un importo valutato in un miliardo di franchi.
ATS/Reuters/EnCa