Economia e Finanza

Uno stop all'appetito cinese

Bloccata in Australia la vendita della principale azienda elettrica: sicurezza nazionale in gioco

  • 19 agosto 2016, 13:31
  • 7 giugno 2023, 22:39
Se c'è da comprare i cinesi ci sono

Se c'è da comprare i cinesi ci sono

  • Keystone

Una delle grandi acquisizioni internazionali messe a punto dalle aziende cinesi è sfumata in Australia. Il ministro del Tesoro di Canberra, per tutelare gli interessi nazionali, ha bloccato un’operazione da 10 miliardi di dollari che avrebbe visto uno dei principali distributori di elettricità del paese passare nelle mani di due società del colosso asiatico: State Grid Corporation (la più grande compagnia del settore al mondo) e Cheung Kong Infrastructure.

Il duo intendeva rilevare dal Nuovo Galles del Sud la maggioranza della Ausgrid, la società che fornisce un buona fetta della popolazione australiana, Sidney compresa. La somma incassata avrebbe permesso alle autorità dello Stato di finanziare investimenti in infrastrutture di cui ha grande necessità.

La cessione è stata bloccata dati i timori per la sicurezza nazionale suscitata dal passaggio di proprietà del fornitore di corrente. Eventualmente, ha spiegato il ministero, si riparlerà del passaggio di mano del pacchetto azionario se si dovesse trovare un acquirente che gode della piena fiducia del Governo.

Diem/RG

01:10

RG 12.30 del 19.08.16: il servizio di Johnny Canonica

RSI Info 19.08.2016, 14:22

Man bassa in mezzo mondo

Nel 2016 le imprese cinesi hanno acquistato società estere per un valore di 111 miliardi di dollari, attraverso 303 transizioni di proprietà. Tra gennaio e aprile di quest'anno hanno speso più del 2015. Comprano di tutto: dagli studi di Hollywood, agli pneumatici Pirelli, dalle grandi marche di prêt-à-porter alla vetreria Pharma, dal club Med ai vini francesi e forse presto perfino l'inter di Thohir e il Milan di Berlusconi. In Svizzera l'hotel di Lucerna, Swissport, negozi, orologeria, Swissmetal e di recente hanno offerto oltre 43 miliardi di franchi per l'industria agrochimica basilese Syngenta. Se avvenisse, sarebbe la transizione più importante mai avvenuta per un investitore cinese all'estero.

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