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Brasile, scandalo Petrobras

Scoperto un giro di mazzette nella compagnia petrolifera pubblica per oltre 200 milioni di franchi

  • 16.11.2014, 10:22
  • 07.06.2023, 01:09
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Cresce in Brasile lo scandalo della compagnia petrolifera statale Petrobras e per la prima volta nella storia dei grandi casi di corruzione, finiscono in carcere anche gli imprenditori che hanno pagato mazzette a cambio di appalti miliardari.

Nella maxi operazione in corso sono stati arrestati 18 tra presidenti e dirigenti delle maggiori imprese di costruzione del paese, un cartello responsabile dell’aggiudicazione di appalti per viadotti, centrali, stabilimenti per un totale di 25 miliardi di franchi dal 2009 al 2013.

Secondo gli inquirenti le imprese pagavano una tangente equivalente al 3% del valore del totale del contratto ai tre partiti di governo che controllavano i posti chiavi della Petrobras, il Partito dei Lavoratori della presidente Dilma Roussef e i due alleati Pp e Pmdb. L’inchiesta, che si basa sulle dichiarazione di due pentiti, ha svelato finora un giro di 200 milioni di franchi in mazzette depositate a imprese fantasma, una delle quali fa capo a un ex direttore della compagnia titolare di un conto presso la banca ginevrina Cramer con 20 milioni di franchi, oggi bloccati.

Emiliano Guanella

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