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100’000 contro Netanyahu. Scontri a Tel Aviv

Manifestanti chiedono dimissioni del governo - Iran ribadisce promessa di vendetta per il raid sull’ambasciata a Damasco - Nuovi appelli ONU per una tregua a Gaza

  • 4 aprile, 16:57
  • 7 aprile, 05:12
Tel Aviv proteste anti governative 2

Manifestazione anti-governativa a Tel Aviv

  • Keystone
Di: Agenzie/RSI Info 

Migliaia di persone sono scese in piazza sabato nelle principali città israeliane per chiedere un accordo per la liberazione degli ostaggi e le dimissioni del governo Netanyahu. A Tel Aviv ci sono stati scontri con la polizia.

Ennesimo annuncio da parte iraniana di una risposta militare imminente per il raid sull’ambasciata iraniana in Siria. Questa volta a parlare è il capo di Stato Maggiore delle forze armate iraniane, Mohammad Bageri, che definisce l’attacco di lunedi scorso, attribuito a Israele, “una follia” e “il suicidio del regime sionista”.

Il direttore dell’ufficio coordinamento umanitario delle Nazioni Unite (OCHA) e il portavoce dell’Unicef, agenzia ONU per l’infanzia, hanno chiesto la fine delle ostilità.

Il corpo di Elad Katzir (47 anni), un ostaggio rapito lo scorso 7 ottobre (esattamente sei mesi fa) dalla Jihad islamica nel kibbutz di Nir Oz, è stato recuperato dalle Forze di difesa israeliane in un’operazione nella Striscia e riportato in Israele..

A Berna oltre un migliaio di persone in piazza per chiedere la fine delle ostilità e delle sofferenze, la liberazione degli ostaggi e dei “prigionieri palestinesi arbitrariamente detenuti da Israele” e la continuazione delle operazioni per l’UNRWA, l’agenzia ONU per i rifugiati palestinesi.

7 aprile, 08:35

Hamas non rinuncia a richiesta di tregua e ritiro di Israele da Gaza

Hamas, confermando la partenza della sua delegazione al Cairo domenica, ha dichiarato sabato che non avrebbe rinunciato alle sue richieste di tregua, tra cui “un cessate il fuoco completo”, il ritiro di Israele da Gaza, il ritorno degli sfollati e un accordo “serio” per lo scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi detenuti dallo Stato ebraico.

7 aprile, 08:24

Ancora negoziati mentre si entra nel settimo mese di guerra

La guerra nella Striscia di Gaza è entrata nel settimo mese oggi, domenica, nel giorno in cui i negoziatori di Stati Uniti, Egitto, Qatar, Israele e Hamas si incontrano al Cairo per un ennesimo tentativo di raggiungere una tregua e liberare gli ostaggi.

Secondo i media statunitensi, il capo della CIA Bill Burns è al Cairo questo fine settimana per incontrare il capo del Mossad israeliano David Barnea, oltre a funzionari egiziani e del Qatar. La Casa Bianca ha confermato che i colloqui sono in corso.

7 aprile, 08:04

Israele attacca Hezbollah nel Libano orientale

All’alba di domenica, gli attacchi israeliani hanno preso di mira il Libano orientale, dove Hezbollah ha una forte presenza, secondo una fonte vicina al gruppo filo-iraniano. La protezione civile non ha segnalato alcuna vittima.

“Gli attacchi israeliani hanno preso di mira due aree nella pianura della Bekaa, Janta e Sifri, ha detto la fonte vicina a Hezbollah. Janta è una regione montuosa e arida vicina al confine con la Siria, dove si trovano le basi di Hezbollah. Sifri si trova al centro della pianura della Bekaa.

7 aprile, 07:12

Sunak: "Regno Unito scioccato da bagno di sangue a Gaza"

Il Regno Unito è “scioccato dallo spargimento di sangue” a Gaza, ha dichiarato sabato il primo ministro britannico Rishi Sunak, a sei mesi dall’inizio del conflitto tra Israele e Hamas. “Questa terribile guerra deve finire”, ha aggiunto.

“Sono passati sei mesi dall’attacco terroristico del 7 ottobre, l’attacco più spaventoso nella storia di Israele”, ha dichiarato il primo ministro britannico in un comunicato. “Continuiamo a difendere il diritto di Israele di sconfiggere la minaccia dei terroristi di Hamas e di difendere la propria sicurezza”, ha dichiarato Sunak.

7 aprile, 07:08

Australia nomina consulente su indagine morte operatori umanitari

L’Australia nominerà un consulente speciale che collaborerà con Israele per garantire “trasparenza” nelle indagini sulla morte a Gaza di sette operatori umanitari, tra cui un’australiana, uccisi da un drone israeliano. Canberra ritiene che le informazioni fornite finora da Israele non siano sufficienti.

Il governo australiano vuole una “persona adeguatamente qualificata” scelta da lui per supervisionare le indagini, ha dichiarato domenica la ministra degli Esteri australiana Penny Wong. “Il governo nominerà un consulente speciale con cui abbiamo chiesto agli israeliani di lavorare, in modo da poter essere informati sulla rilevanza del processo investigativo”, ha aggiunto. “Vogliamo avere piena fiducia nella trasparenza [...] di qualsiasi indagine”.

6 aprile, 21:25

100'000 in piazza a Tel Aviv: scontri tra polizia e dimostranti

Nuove manifestazioni anti-governative nelle principali città israeliane per chiedere le dimissioni del governo Netanyahu. Centomila persone, secondo gli organizzatori, sono scese in piazza a Tel Aviv chiedendo un accordo per la liberazione degli ostaggi. Alcuni manifestanti hanno acceso diversi fuochi in Kaplan Street, nei pressi del Ministero della Difesa, che sono stati rapidamente spenti con estintori.

Secondo il sito in lingua inglese del quotidiano israeliano Haretz La polizia ha usato la forza per allontanare i manifestanti mentre gli speaker del corteo cercavano di riprendere il controllo. La folla gridava “Polizia, chi proteggete esattamente” e “Ben-Gvir è un terrorista”. Itamar Ben-Gvir, del partito Otzma Yehudit (“Potere ebraico”) è il ministro della sicurezza nazionale.

Tel Aviv proteste anti governative

Proteste contro il governo a Tel Aviv

  • Reuters
6 aprile, 17:57

WSJ: ritorno palenstinesi al nord di Gaza principale ostacolo alla tregua

Il ritorno dei palestinesi nel nord di Gaza sta emergendo come uno dei principali nodi nelle trattative per un cessate il fuoco, afferma il Wall Street Journal citando proprie fonti arabe.

L’amministrazione Biden sta premendo su Israele affinché permetta a un numero limitato di civili palestinesi sfollati di tornare. Israele riterrebbe accettabile far tornare al nord circa 2.000 persone al giorno durante il cessate il fuoco, soprattutto donne e bambini, per un totale di 60.000 persone, dal quale sono esclusi quasi tutti gli uomini di età compresa fra i 18 e i 50 anni.

Il ritorno potrebbe scattare 10 giorni o due settimane dopo l’inizio del cessate il fuoco. Gli sfollati dovrebbero passare da check point israeliani, così da evitare che Hamas torni a infiltrarsi.

Hamas non vuole i check point e ritiene che le famiglie debbano restare unite

6 aprile, 17:36

Berna: oltre mille persone in piazza per la pace

Un migliaio di persone ha partecipato a Berna a una manifestazione per la pace in Medio Oriente organizzata da Amnesty International, dal gruppo “Per una Svizzera senza esercito”, dalla “Voce ebraica per la democrazia e la giustizia in Israele/Palestina” e da “Svizzera solidale alla Palestina”.

00:55

Berna, oltre un migliaio di persone per la pace a Gaza

Telegiornale 06.04.2024, 20:00

I manifestanti hanno chiesto un cessate il fuoco immediato e la fine delle sofferenze a Gaza. Gli ostaggi israeliani e “i prigionieri palestinesi detenuti arbitrariamente” dovrebbero essere rilasciati, l’UNRWA dovrebbe continuare a essere finanziata e l’occupazione dei territori palestinesi dovrebbe essere terminata.

Tra i partecipanti figurava l’ex consigliera federale Ruth Dreifuss.

Berna manifestazione pace Medio Oriente

Manifestazione per la pace in Medio Oriente a Berna

  • SSR
6 aprile, 15:29

Alto funzionario ONU: "La guerra a Gaza un tradimento dell'umanità"

Il capo dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (OCHA), Martin Griffiths, ha affermato che la guerra di sei mesi tra Israele e Hamas a Gaza rappresenta “un tradimento dell’umanità”.

Secondo il funzionario ONU, nonostante “l’indignazione globale”, “è stato fatto così poco per porvi fine, lasciando spazio a una così grande impunità”. In una dichiarazione alla vigilia dei sei mesi della guerra, Griffiths ha chiesto “determinazione collettiva affinché si facciano i conti con questo tradimento dell’umanità”.

6 aprile, 14:11

Hamas: “Cessate il fuoco e ritiro truppe israeliane da Gaza”

Hamas resta sulle sue posizioni del 14 marzo riguardo un possibile accordo per una tregua a Gaza ma una delegazione della fazione guidata da Khalil Al-Hayya andrà domani al Cairo “in risposta ad una chiamata dai nostri fratelli egiziani”. Lo ha fatto sapere su Telegram Hamas ribadendo che le posizioni per un accordo sono “un cessate il fuoco permanente, il ritiro dell’esercito da Gaza, il ritorno degli sfollati, la libertà di movimento e un serio accordo di scambio di prigionieri”. Nella capitale egiziana sono in corso tentativi per riprendere i negoziati.

Israele esercito carri armati

Un carro armato israeliano al confine con la Striscia di Gaza

  • keystone
6 aprile, 12:20

+++ Recuperato a Gaza il corpo di un ostaggio israeliano +++

Il corpo di Elad Katzir (47 anni), rapito lo scorso 7 ottobre dalla Jihad islamica nel kibbutz di Nir Oz, è stato recuperato dall’esercito israeliano in un’operazione nella Striscia e riportato in Israele.

Lo ha fatto sapere un portavoce militare, spiegando che le spoglie dell’uomo - “ucciso in cattività dalla Jihad islamica” - sono state recuperate la scorsa notte a Khan Yunis, nel sud della Striscia, dopo essere state “localizzate sulla base di informazioni di intelligence”.

00:47

Gaza, ritrovato il corpo senza vita di un ostaggio israeliano

Telegiornale 06.04.2024, 20:00

Katzir fu rapito insieme alla madre Hanna, poi liberata lo scorso 24 novembre. Il padre Avraham fu ucciso nel kibbutz.

“Katzir era ancora vivo 3 mesi fa” ha denunciato il Forum delle famiglie degli ostaggi. “Tre mesi nei quali c’era la possibilità di farlo tornare vivo a casa. Il recupero del suo corpo - è un doloroso memento che il tempo corre via per gli ostaggi”.

6 aprile, 11:31

NYT: "Forze iraniane in massima allerta per attacco a Israele"

L’Iran ha posto tutte le sue forze armate “in massima allerta” dopo aver preso la decisione di “rispondere direttamente” a Israele per l’attacco del primo aprile a Damasco “per creare deterrenza”. Lo riferisce il New York Times, citando due funzionari iraniani che hanno richiesto l’anonimato.

6 aprile, 09:42

Teheran a Washington: "USA, state lontani da Israele"

Teheran ha scritto alla Casa Bianca di “non lasciarsi trascinare nella trappola tesa dal premier israeliano Benjamin Netanyahu” che potrebbe portare a un conflitto diretto tra Stati Uniti e Iran: lo rivela sui social il vicecapo dell’Ufficio presidenziale iraniano Mohammad Jamshidi.

Il messaggio sottolinea: “state lontani da Israele, così non vi farete del male”. Gli Stati Uniti avrebbero risposto intimando a Teheran di non prendere di mira strutture americane.

6 aprile, 08:22

Colloqui per cessate il fuoco riprendono al Cairo

I colloqui per una tregua a Gaza riprenderanno questo fine settimana al Cairo, dove Joe Biden ha esortato i negoziatori a convincere Hamas, dopo quasi sei mesi di guerra nel territorio palestinese devastato dalla distruzione e sull’orlo della carestia.

Il capo di Stato americano “ha scritto venerdì al presidente egiziano e all’emiro del Qatar per informarli dei progressi dei colloqui e per chiedere loro di convincere Hamas a impegnarsi ad accettare e rispettare un accordo”, ha dichiarato venerdì sera all’AFP un alto funzionario statunitense, parlando a condizione di anonimato.

6 aprile, 07:39

ONG in Spagna per tregua permanente e accessi umanitari sicuri

Varie ONG mobilitatesi venerdì a Madrid hanno reso pubblico un manifesto in cui esigono “un cessate il fuoco permanente” e “l’accesso umanitario immediato, sicuro, sufficiente, sostenuto e senza ostacoli” alla Striscia di Gaza. E affermano di aver inviato “tonnellate di aiuti” alla popolazione palestinese, che sono però “rimaste bloccate a pochi chilometri di Gaza mentre la gente muore”.

Le ONG accusano il governo di Israele di imporre “gravi restrizioni all’entrata del materiale e del personale umanitario lungo le rotte terrestri”, inviato ma mai arrivato a destinazione.

Le organizzazioni reclamano inoltre che il personale umanitario “non sia obiettivo militare”, dopo l’uccisione di circa 200 lavoratori in sei mesi.

6 aprile, 07:35

Nancy Pelosi scrive a Joe Biden: "Stop ad armi per Israele"

L’ex speaker della Camera USA Nancy Pelosi si aggiunge al coro dei democratici che chiedono a Joe Biden di sospendere il trasferimento di armi a Israele. “Alla luce del recente attacco contri gli operatori umanitari e alla sempre peggiore crisi umanitaria a Gaza, riteniamo che non sia giustificabile approvare i trasferimenti di armi a Israele”, si legge in una lettera firmata da 36 democratici, fra i quali la stessa Pelosi.

6 aprile, 07:28

Israele uccide sei combattenti di Hezbollah in Libano

L’Hezbollah libanese e il suo alleato, il movimento Amal, hanno annunciato la morte di sei dei loro membri venerdì nei bombardamenti israeliani nel sud del Libano, vicino al confine con Israele. L’esercito israeliano ha dichiarato di aver bombardato un complesso militare di Amal.

Dall’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre, scontri al fuoco quotidiani sul confine israelo-libanese hanno contrapposto l’esercito israeliano a Hezbollah, che sostiene di sostenere il movimento islamista palestinese nella sua guerra contro Israele a Gaza.

In un discorso di venerdì, il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah ha affermato che il suo movimento non ha ancora usato le sue armi “principali”. Ha ribadito che Hezbollah interromperà i suoi attacchi quando la guerra “si fermerà a Gaza”.

6 aprile, 07:14

A migliaia protestano contro Israele in Marocco

Alcune migliaia di marocchini hanno manifestato nuovamente venerdì sera a Casablanca a sostegno del popolo palestinese. I dimostranti hanno denunciato i “massacri” israeliani nella Striscia di Gaza e gli accordi di normalizzazione con Israele. La folla ha scandito slogan in un quartiere periferico della capitale economica marocchina, mentre la guerra tra Israele e il movimento islamista palestinese Hamas entra domenica nel suo settimo mese.

6 aprile, 07:11

Morte cooperante australiana, per Canberra Israele dà dati insufficienti

Le informazioni fornite da Israele sulla morte di un operatore umanitario australiano in un attacco nella Striscia di Gaza sono “insufficienti”, ha dichiarato sabato il capo della diplomazia australiana Penny Wong. La vittima è stata uccisa lunedì insieme ad altri sei membri dell’ONG World Central Kitchen (WCK). Dopo aver comunicato con le autorità israeliane, l’Australia “ha chiarito di aver ricevuto informazioni insufficienti a soddisfare le nostre aspettative”, ha dichiarato la Wong.

5 aprile, 23:56

Anche gli USA in stato di allerta

Non c’è solo Israele a essere in stato di massima allerta per una possibile rappresaglia iraniana dopo il raid di lunedì scorso sull’ambasciata di Teheran a Damasco.

Anche gli Stati Uniti temono che la collera dell’Iran possa rivolgersi verso uno dei loro molti punti sensibili nella regione (basi militari, interessi economici) ed hanno aumentato la sorveglianza. Lo ha confermato alla CNN un alto responsabile militare, senza fornire ovviamente spiegazioni più dettagliate.

5 aprile, 22:34

Biden scrive a leaders Egitto e Qatar

Joe Biden ha scritto ai leader di Egitto e Qatar esortandoli a fare pressione su Hamas per un accordo con Israele sugli ostaggi. Lo afferma un funzionario dell’amministrazione americana

Le lettere sono state portate al Cairo dal direttore della Cia William Burns.

5 aprile, 22:04

Tehran: funerali per le vittime del raid su ambasciata

Il generale Hossein Salami, comandante dei Guardiani della rivoluzione iraniana ha promesso che “i nostri coraggiosi uomini puniranno il regime sionista” parlando alle esequie per le vittime dell’attacco al palazzo dell’ambasciata iraniana a Damasco.

Migliaia di persone si sono radunate al grido di “Morte a Israele” e “Morte all’America” dirigendosi verso l’università, dove Salami ha tenuto il suo discorso. Altre commemorazioni e proteste si sono tenute in altre città iraniane.

Iran funerali proteste

Funerali e proteste a Teheran

  • Reuters

Il raid di lunedi, attribuito a Israele, ha fatto 12 morti, tra cui quattro cittadini siriani e un membro di Hezbollah.

5 aprile, 18:38

Israele all'ONU: è stato un tragico errore, la vera colpa è di Hamas

Intervenendo al dibattito in Consiglio di sicurezza, l’ambasciatore israeliano all’ONU Gilad Erdan ha detto che l’uccisione dei cooperanti di World Central Kitchen è stato un tragico errore di identificazione avvenuto di notte in condizioni complesse e in nessun modo si è trattato di un’ azione deliberata. “Chiunque abbia combattuto in un contesto urbano comprenderà”.

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Il diplomatico ha detto che errori del genere non si ripeteranno, ha ricordato che soldati israeliani e ostaggi israeliani sono stati uccisi dal fuoco amico ed ha addossato la responsabilità dell’accaduto sul “cinico modus operandi” di Hamas che “ci combatte da tunnel e ospedali”.

“Nessuno più di noi vuole la fine della guerra. Se Hamas si consegna e rilascia gli ostaggi questo succederà”. L’ambasciatore ha accusato gli altri paesi ONU di volere un cessate il fuoco senza condizioni e di chiudere gli occhi sulle sofferenze israeliane.

02:27

Israele, ufficiali licenziati

Telegiornale 05.04.2024, 20:00


5 aprile, 17:06

Svizzera: no a offensiva a Rafah

Attaccare degli operatori umanitari è una violazione del diritto internazionale e deve cessare immediatamente. Lo ha detto il rappresentante elvetico al Consiglio di sicurezza nel dibattito sulla situazione in Medio Oriente.

La Svizzera ricorda anche che le misure decise dalla Corte di giustizia che ingiungono alle parti di minimizzare le perdite civili e i problemi umanitari sono obbligatorie e si attende che Israele vi si conformi.

La Svizzera è molto preoccupata per la situazione della popolazione civile ed è contraria all’ipotesi di una operazione militare su vasta scala a Rafah, nel sud della striscia.

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Adrian Hauri, vice rappresentante permanente della Svizzera presso le Nazioni Unite a New York

  • EBU/UN
5 aprile, 17:05

L'ONU chiede una tregua

00:34

L'ONU chiede una tregua

Telegiornale 05.04.2024, 12:30

5 aprile, 17:04

Gli Hezbollah minacciano Israele: "Iran risponderà ad attacchi"

“L’Iran risponderà senza dubbio all’attacco israeliano contro il consolato iraniano a Damasco”: lo ha detto il leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah, in un discorso televisivo.

“Solo Khamenei può decidere come, quando e dove ci sarà la risposta dell’Iran a Israele”, ha aggiunto Nasrallah riferendosi al leader iraniano. “L’attacco al consolato (iraniano di Damasco) costituisce una svolta nella guerra in corso e la regione è entrata in una nuova fase”, ha detto Nasrallah.

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Un effige di Hassan Nasrallah

  • Keystone

Il leader degli Hezbollah ha affermato che il fronte di guerra del sud del Libano contro Israele rimane aperto “per sostenere la resistenza a Gaza”.

In un discorso trasmesso in diretta tv, Nasrallah ha ribadito che il movimento armato libanese alleato dell’Iran non intende interrompere le ostilità contro Israele fino a quando lo Stato ebraico continua la sua offensiva su Gaza.


5 aprile, 14:28

Wck, serve inchiesta indipendente su morte operatori a Gaza

Le scuse dell’esercito israeliano per l’oltraggiosa uccisione dei nostri colleghi rappresentano un freddo conforto. Le nostre operazioni rimangono sospese”: lo ha dichiarato Erin Gore, ceo della World Central Kitchen (Wck) in seguito ai risultati dell’inchiesta dell’esercito israeliano sull’uccisione di 7 operatori umanitari a Gaza.

Aiuti paracadutati striscia Gaza

Aiuti umanitari paracadutati sulla Striscia di Gaza

  • reuters

Lo riporta il sito di Wck rinnovando la richiesta della creazione di una commissione indipendente per indagare sulle uccisioni: “L’Idf non può indagare in modo credibile sul proprio fallimento a Gaza”.

5 aprile, 12:46

Haaretz, "30 ambasciate d'Israele chiuse per minacce Iran"

Circa 30 ambasciate israeliane sono state chiuse nel mondo nel timore di attacchi per le minacce iraniane in seguito al raid al consolato iraniano a Damasco che ha ucciso alti funzionari di Teheran.

Lo ha riferito Haaretz che ha citato una fonte diplomatica secondo cui le misure di sicurezza sono state accresciute in tutte le istituzioni israeliane nel mondo dallo scorso 7 ottobre.

5 aprile, 12:38

Operatori umanitari uccisi a Gaza, Israele ammette errori

L’esercito israeliano ha ammesso venerdì una serie di “errori” che hanno portato alla morte di sette operatori umanitari, uccisi lunedì sera nella Striscia di Gaza da tre attacchi israeliani al loro convoglio nel giro di quattro minuti.

La squadra ai comandi dei droni che hanno effettuato gli attacchi ha commesso un “errore operativo di valutazione della situazione” dopo aver individuato un “uomo armato di Hamas” che sparava dal tetto di uno dei camion degli aiuti scortati dal personale dell’ONG americana World Central Kitchen (WCK), secondo un’indagine interna dell’esercito, che fa riferimento anche a “violazioni delle normali procedure operative”.

5 aprile, 10:53

Volo Swiss dirottato su Vienna


Un volo Swiss partito ieri sera (giovedì) poco prima delle 22 da Zurigo e diretto a Beirut ha dovuto modificare la rotta a causa di un improvviso peggioramento della situazione in Libano: l’Airbus A220-300 con 138 passeggeri a bordo è stato dirottato su Vienna. La notizia, diffusa da “20 Minuten”, è stata confermata da Swiss a Keystone-ATS. Il vettore ha indicato di aver consultato degli esperti dopo le preoccupanti notizie provenienti dalla regione: questi sono giunti alla conclusione che “la situazione in Libano fosse troppo difficile da valutare in quel momento”. Al momento non è ancora chiaro se quanto avvenuto la scorsa notte avrà conseguenze anche sulla rotta per e da Tel Aviv. La compagnia aerea ha precisato di monitorare la situazione molto da vicino e di essere in stretto contatto con le autorità competenti.

00:54

Swiss interrompe collegamento verso Beirut

Telegiornale 05.04.2024, 20:00

5 aprile, 10:47

Blinken: "sviluppi positivi ma ora i risultati"

“Le azioni di Israele, con l’apertura del valico di Erez, sono sviluppi positivi ma il vero test sono i risultati ed ciò che vogliamo vedere nei prossimi giorni e settimane”. Lo ha detto il segretario di Stato USA Antony Blinken al termine dell’EU-US Trade and Technology Council. “Un dato importante sarà il numero di camion che entra a Gaza e se possono muoversi, specie a Gaza nord. Vogliamo vedere risolti i colli di bottiglia ed essere sicuri che i cooperanti, chi porta gli aiuti, possano lavorare in sicurezza”.

5 aprile, 08:43

Ultimo venerdì di Ramadan: in migliaia a Gerusalemme

Migliaia di musulmani stanno partecipando, per l’ultimo venerdì di Ramadan, alle preghiere mattutine in coro alla Spianata delle moschee a Gerusalemme. Lo ha reso noto la polizia israeliana, che ha rafforzato il suo dispiegamento nella Città Vecchia.

La stessa fonte di polizia ha annunciato l’arresto di 8 persone sospettate di “istigazione e sostegno al terrorismo”: si tratta di 4 di Gerusalemme est e 4 del nord di Israele.

5 aprile, 08:41

Palestinese ucciso in Cisgiordania

Un palestinese è stato ucciso in scontri con l’esercito israeliano nel campo profughi di Nour Shams, a est di Tulkarem in Cisgiordania. Lo hanno fatto sapere fonti mediche, citate dall’agenzia Wafa, che hanno identificato l’uomo in Saed Abu Alawiya, ucciso “dai proiettili di un cecchino dell’occupazione”.

5 aprile, 07:57

ONU: positiva la riapertura di Erez, ma necessario un afflusso massiccio di aiuti

“La riapertura del valico di Erez è una notizia positiva, ma Gaza ha bisogno di un massiccio afflusso di aiuti”. Lo ha dichiarato Stéphane Dujarric, il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite. “Chiediamo da molto tempo ulteriori attraversamenti verso Gaza e più aiuti umanitari per entrare. Questa è una notizia positiva, ma, ovviamente, dovremo vedere come verrà attuata, abbiamo bisogno di un cessate il fuoco umanitario e di un massiccio afflusso di aiuti” ha aggiunto.

5 aprile, 05:54

Lanciati oltre 50'000 pasti su Gaza

Il Comando centrale dell’esercito degli Stati Uniti ha condotto un lancio aereo di assistenza umanitaria nel nord di Gaza “per fornire aiuti essenziali ai civili colpiti dal conflitto”. Complessivamente sono stati sganciati oltre 50’000 pasti. E’ quanto riportato in un post su X dell’U.S. Central Command, nel quale si precisa che l’operazione è stata condotta da quattro aerei C-130 dell’aeronautica americana e da soldati specializzati nella consegna aerea di forniture di assistenza umanitaria. Circa 20 pacchi sono finiti in mare vicino alla riva.

Lanciati oltre 50'000 pasti su Gaza

Lanciati oltre 50'000 pasti su Gaza

  • foto generica keystone
5 aprile, 05:46

Israele riapre il valico di Erez

Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato la riapertura del valico di Erez tra Israele e il nord della Striscia di Gaza per la prima volta dagli attacchi di Hamas del 7 ottobre scorso. Lo ha detto un funzionario israeliano alla statunitense CNN, aggiungendo che la riapertura serve a consentire più aiuti umanitari a Gaza. Il Governo di Tel Aviv ha inoltre approvato l’utilizzo del porto israeliano di Ashdod per contribuire a trasferire maggiori aiuti all’enclave.

4 aprile, 23:36

Przemsyl: veglia per Damian, uno dei cooperanti uccisi

Centinaia di persone si sono radunate a Przemysl, nel sudest della Polonia, per una veglia in memoria di Damian Sobol, 35 anni, uno dei sei volontari dell’ONG World Central Kitchen uccisi lunedi a Gaza da un attacco israeliano.

I partecipanti alla veglia hanno acceso candele davanti alla stazione dei treni, dove Sobol aveva cominciato il suo lavoro di volontario aiutando i profughi ucraini in fuga dall’invasione russa, nel febbraio 2022.

Polonia Sobol cooperante ucciso Gaza

Veglia di preghiera per il cooperante Damian Sobol, ucciso a Gaza da un raid israeliano

  • Keystone

Le autorità polacche si sono unite al coro di governi e organizzazioni internazionali che chiedono un’inchiesta internazionale sull’attacco, scuse ufficiali di Israele e un indennizzo per la famiglia.

Damian Sobol aveva lavorato come volontario anche in Ucraina e in Turchia.

4 aprile, 21:36

Trump: Israele sta perdendo la guerra mediatica

Israele “sta perdendo la guerra delle pubbliche relazioni” secondo l’ex presidente USA Donald Trump. In una intervista con il programma radiofonico del noto conduttore conservatore Hugh Hewitt, Trump ha detto che gli israeliani “la stanno perdendo alla grande. Ma devono finire quello che hanno iniziato, e devono finirlo velocemente”.

Trump è stato molto vicino alla destra israeliana e nel 2017 ha riconosciuto formalmente Gerusalemme come capitale dello Stato ebraico, facendo trasferire l’ambasciata americana da Tel Aviv.

I suoi rapporti con Netanyahu si sono deteriorati dopo che il premier israeliano ha riconosciuto la vittoria di Biden alle ultime presidenziali. Dall’inizio della guerra, con l’attacco di Hamas il 7 ottobre, Trump ha fatto diverse dichiarazioni critiche del governo Netanyahu, nonostante il peso di alcune lobbies USA molto vicine al governo israeliano nella base elettorale dell’ex presidente.

4 aprile, 20:31

Netanyahu: Iran ci minaccia da anni

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha detto questa sera (giovedi), aprendo una riunione del gabinetto di guerra, che da anni l’Iran opera contro Israele - direttamente o attraverso i propri luogotenenti - e dunque Israele opera contro l’Iran, in modo sia difensivo che offensivo.

“Sappiamo difenderci e agiremo, seguendo il semplice principio che a chi ci fa del male o pianifica di farci del male, faremo del male”

4 aprile, 20:25

Israele chiude ambasciate nel mondo, il ministero nega

Il tabloid israeliano “Maariv” scrive che ai dipendenti di diverse ambasciate israeliane è stato chiesto di restare a casa, nel quadro delle misure prese in vista di una probabile rappresaglia iraniana dopo il raid di lunedi scorso su Damasco in cui è stato ucciso un generale del Pasdaran.

Il ministero degli esteri israeliano ha però detto al “Times of Israel” che nessuna ambasciata è stata evacuata e che al momento non è previsto nulla del genere.

Ambasciata Israele Berna

L'ambasciata di Israele a Berna

  • Keystone
4 aprile, 19:09

Spagna pronta a rivedere relazioni con Israele

L’Unione europea dovrebbe discutere se mantenere la sua relazione strategica con Israele, se emerge che il diritto umanitario è stato violato a Gaza. Lo dice il premier spagnolo Sanchez alla TV Al Jazeera

Il Belgio ha annunciato di stare considerando il riconoscimento dello Stato palestinese “al momento opportuno”, ha detto la ministra degli esteri Hadja Lahbib.

L’Irlanda ha già annunciato di preparsi a riconoscere la Palestina come stato indipendente

4 aprile, 18:55

Biden telefona a Netanyahu, chiede cessate il fuoco immediato

Il presidente Usa Joe Biden ha parlato al telefono per 45 minuti con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Una fonte della Casa Bianca riferisce alla Reuters che Biden è indignato e afflitto dall’attacco, ma che il presidente non ha deciso alcun cambiamento fondamentale nel sostegno a Israele.

01:38

Israele, Netanyahu sotto pressione

Telegiornale 04.04.2024, 12:30

Gli USA hanno chiesto a Israele di annunciare e attuare una serie di passi specifici, concreti e misurabili per affrontare l’impatto della guerra sui civili, le questioni umanitarie e la sicurezza degli operatori umanitari. “Gli attacchi contro gli operatori umanitari e la sitzazione umanitaria in generale sono inaccettabili”

Sui colloqui in corso a Doha, Biden ha detto che è essenziale un immediato cessate il fuoco e Israele deve agire senza ritardo.

“La politica USA verso la questione Gaza sarà determinata dall’azione di Israele su questi punti”, ha detto un portavoce della Casa Bianca.

Anche la possibile risposta iraniana al raid su Damasco in cui è stato ucciso un leader dei Pasdaran è stata oggetto di discussione

4 aprile, 18:00

Israele: Gantz stravincerebbe le elezioni

In Israele Benny Gantz è ad oggi l’unica alternativa elettorale vincente rispetto al premier Benyamin Netanyahu. Almeno stando ai sondaggi, che da mesi gli promettono non solo il primato di seggi per il suo partito nel caso di nuove elezioni ma anche il gradimento come premier di un futuro Governo. Non è un caso che l’ex capo di stato maggiore dell’esercito - uno dei più apprezzati - abbia sparigliato le carte dell’attuale governo di emergenza retto da Netanyahu, di cui è ministro del gabinetto di guerra, proponendo ieri di andare al voto anticipato a settembre.

4 aprile, 17:29

L'intelligence di Israele: "Ci attendono giorni complessi"

“Non è detto che il peggio sia dietro di noi, giorni complessi ci aspettano”. Lo ha detto, citato dai media, il comandante dell’intelligence militare israeliana Aharon Haliva.

4 aprile, 17:28

Israele: gli equipaggi di Swiss temono per la sicurezza dei voli

Volare da e verso Israele fa paura: sono sempre di più i piloti e gli assistenti di volo di Swiss che rifiutano ingaggi su aerei diretti in Medio Oriente. Per evitare di dover annullare voli, la compagnia aerea sta ora modificando le proprie procedure.

4 aprile, 17:26

Israele-Hamas, i negoziati sono ad un "punto morto"

Il rappresentante di Hamas a Beirut ha affermato che i “negoziati con Israele sono a un punto morto”. Osama Hamdan si è espresso durante una conferenza stampa nella capitale libanese.

4 aprile, 17:25

Israele, "massima allerta, per il rischio di un attacco dell'Iran"

La difesa israeliana “è in alto livello di allerta per il rischio di un attacco” dell’Iran per “vendicarsi” del raid su Damasco. Lo scrive Haaretz secondo cui Teheran, “in base a tutti i segnali e gli avvisi che giungono da lì è determinata” a rispondere all’uccisione del comandante delle Guardie Rivoluzionarie. Il media avanza alcuni scenari possibili: “Un attacco di droni o di missili da crociera direttamente dall’Iran diretti verso infrastrutture israeliane”, oppure “intensi attacchi di missili dal Libano o dalla Siria attraverso gli Hezbollah o milizie sciite” o, ancora, “attentati alle ambasciate israeliane all’estero”.

Israele esercito carri

Militari israeliani alla frontiera con la striscia di Gaza

  • Reuters

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