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A 10 anni dalla strage di Lampedusa, si muore ancora

Il 3 ottobre 2013 persero la vita in mare 368 persone. Da allora si celebra la Giornata della memoria e dell’accoglienza

  • 3 ottobre 2023, 17:30
  • 3 ottobre 2023, 17:39
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A ricordare le vittime del mare, le croci realizzate con il legno di imbarcazioni arrivate sull'isola

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Di: ANSA/TG/fc

“Quella del 3 ottobre 2013 non è stata l’unica grande tragedia del mare. Quasi ogni giorno una piccola imbarcazione o una grande carretta si inabissa”. A ricordarlo è la vicepresidente del Senato italiano Maria Domenica Castellone, del Movimento Cinque Stelle, in occasione della commemorazione di uno dei naufragi più gravi avvenuti nel Mediterraneo dall’inizio del 21esimo secolo. Da allora si celebra infatti la Giornata della memoria e dell’accoglienza.

Era un giovedì, le 7 del mattino, quando alla capitaneria di porto di Lampedusa arrivò l’avviso di un peschereccio affondato al largo. Era partito dalla Libia due giorni prima e trasportava principalmente migranti provenienti dall’Eritrea. Nonostante l’intervento dei soccorsi, in molti non ce la fecero. Il bilancio fu drammatico: 368 morti, 155 superstiti e 20 dispersi. Una tragedia che fu presto seguita da un’altra: otto giorni dopo morirono 268 persone in un altro naufragio. Molte di loro erano bambini.

A seguito di questi avvenimenti, fu autorizzata l’operazione militare Mare Nostrum. Grazie a quest’ultima vennero soccorsi circa 144’000 migranti, fino al 31 ottobre 2014 quando fu sostituita dalla missione Triton di Frontex.

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L'arrivo il 18 settembre di un barcone carico di migranti

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Malgrado il susseguirsi delle tragedie e di varie operazioni di salvataggio, la situazione non cambia: al largo dell’isola, e non solo, continuano a morire uomini, donne, bambini, bambine. Secondo l’ONU, circa 28’000 persone hanno perso la vita nel Mediterraneo negli ultimi dieci anni.

A livello europeo, quello del salvataggio dei migranti è un tema caldo, per il quale non si è ancora arrivati a un accordo. C’è chi si oppone agli sbarchi, chi pretende una distribuzione diversa delle persone tra i vari Stati, chi si concentra principalmente sull’urgenza umanitaria. Sta di fatto che l’emergenza non si ferma. Anche oggi, martedì, sull’isola siciliana sono giunte altre imbarcazioni: quattro sbarchi per un totale di 86 migranti. Trenta di loro sono minori non accompagnati. Da qui l’appello del sindaco di Lampedusa Filippo Mannino: “Si mettano da parte le ideologie, i colori politici e si lavori insieme per arrivare a una soluzione condivisa il prima possibile”.

Lampedusa, a 10 anni dalla strage in cui morirono 368 persone

Telegiornale 03.10.2023, 12:40

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