Mahmud Abbas ha annunciato giovedì sera l’intenzione di cessare “il rispetto di tutti gli accordi sottoscritti con Israele”. La decisione è stata resa nota al termine di una riunione d'urgenza convocata dall'Autorità nazionale palestinese, dopo la demolizione da parte dello Stato ebraico di una dozzina di edifici a sud di Gerusalemme.
"Non ci piegheremo di fronte alle imposizioni israeliane e alla politica del fatto compiuto", ha dichiarato il presidente che ha aggiunto: "Le nostre mani restano tese come in passato, al fine di conseguire una pace giusta, generale e durevole”.
Tra i principali trattati bilaterali che verrebbero rimessi in discussione figurano quelli legati alla gestione dell’acqua e della sicurezza, in particolar modo per quanto riguarda la Cisgiordania, territorio occupato dal 1967.