Marco Marsilio, candidato del centrodestra, ha vinto le elezioni regionali svoltesi in Abruzzo domenica col 49,8% dei voti contro il 31,3% del candidato di centrosinistra Giovanni Legnini e staccando di 28 punti percentuali la candidata presentata dal Movimento 5Stelle Sara Marcozzi (20,2%). "Daremo alla regione il futuro che merita", ha dichiarato il 50enne senatore, esponente di Fratelli d’Italia.
La Lega è diventata il primo partito con il 27,5%, il che ha portato il vicepremier Matteo Salvini a commentare: "Grazie Abruzzo! Siamo più forti di attacchi, bugie e polemiche". La Lega riesce così a raddoppiare i consensi raggiunti alle elezioni politiche dell'anno scorso. Frenata per il Movimento 5Stelle, che non va oltre il 20% (19,7%) nei voti di lista, soprattutto se confrontato con il 40% delle Politiche del 4 marzo 2018. Ed è un risultato, inoltre, inferiore anche con le regionali di 5 anni fa quando riuscì a ottenere il 21,4%.
Al centrosinistra va il 31,3% delle preferenze, con il Partito Democratico (PD) che cala all'11,1% dal 14,3% del voto del marzo scorso e dal 25,5% delle regionali 2014. È anche in netto calo l’affluenza alle urne, scesa al 53,11% rispetto al 75,25% delle Politiche del marzo scorso.
RG 12.30 dell'11.02.2019 La corrispondenza di Claudio Bustaffa
RSI Info 11.02.2019, 13:36
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Il pescarese Marsilio, di professione professore di marketing, si appresta dunque a guidare il nuovo Governo regionale, in sostituzione di dell'esponente del Partito democratico (PD) Luciano D’Alfonso, la cui elezione al Senato il 4 marzo 2018 (che lo ha portato alle dimissioni da presidente dell'Abruzzo) ha determinato le consultazioni anticipate.