Il 27enne che mercoledì ad Halle ha ucciso due persone nei pressi della sinagoga dove si stava celebrando lo Yom Kippur, la più importante festa ebraica, avrebbe voluto commettere un massacro, come ha confermato il procuratore federale tedesco Peter Frank.
L'uomo - stando ancora alle precisazioni del magistrato - era armato fino ai denti e nella sua auto sono stati rinvenuti 4 chili d'esplosivo.
Il bilancio avrebbe potuto essere ben più pesante se la porta del tempio, dove si trovava un'ottantina di fedeli, non fosse stata sbarrata e non avesse resistito ai tentativi di sfondarla dell'aggressore, un individuo di cui o- ra si scopre il rabbioso antisemitismo.
Horst Seehofer: "Nie wieder"
"La Repubblica federale tedesca ha fatto un giuramento di fronte al mondo intero: mai più; e proprio in queste ore ci sentiamo profondamente impegnati" in questa promessa e "questo Governo farà di tutto affinché gli ebrei in questo paese possano vivere senza minacce, senza paure". Lo ha detto il ministro dell'interno Horst Seehofer, ripetendo nuovamente l'espressione "nie wieder" (mai più) che sottintende "nazismo" o, propriamente, "fascismo", come scolpito su una pietra posta di fronte alla casa natale di Adolf Hitler.
Attentato di Halle, "vergogna per la Germania"
Telegiornale 10.10.2019, 22:00