Silvio Berlusconi ha reagito alla condanna per corruzione con parole simili a quelle già usate in frangenti simili in passato. "Prendo atto di una assurda sentenza politica al termine di un processo solo politico costruito su un teorema accusatorio risibile. Resto sereno, certo di aver sempre agito nell'interesse del mio Paese e nel pieno rispetto delle regole e delle leggi, così come continuerò a fare", ha affermato l’ex premier che parla di "persecuzione giudiziaria" per ledere la sua "immagine di protagonista della politica".
Il Tribunale di Napoli, oltre ad infliggergli tre anni per corruzione, lo ha pure condannato a risarcire i danni al Senato in solido con il coimputato e con Forza Italia. La somma andrà quantificata con un procedimento civile.
Da parte sua Romano Prodi, il cui Governo nel 2008 cadde anche a causa della defezione di taluni senatori passati al centro destra, ha invece preso atto del verdetto spiegando di non essersi costituito vittima poiché: "ritengo che sia stata lesa la democrazia e non la mia persona".
Diem/ANSA
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RG 07.00 del 09.07.14 Servizio di Claudio Bustaffa