Danimarca, Norvegia, Islanda, Bulgaria, Irlanda, Paesi Bassi, Indonesia e ora anche Germania, Italia, Francia, Spagna e Portogallo: la lista dei governi che hanno imposto uno stop precauzionale al vaccino del gruppo farmaceutico anglo-svedese, si allunga. Sul tavolo ci sono possibili effetti collaterali quali trombosi, embolie polmonari ed emorragie cutanee. I ministri della salute di questi governi ritengono necessaria una pausa per analizzare i casi dei pazienti deceduti o con effetti avversi gravi dopo la somministrazione.
Mentre i governi si interrogano, chi ha sviluppato il prodotto ritiene che le verifiche aggiornate condotte nel Regno Unito forniscono "prove molto rassicuranti" sui vaccini anti Covid prodotti da AstraZeneca - già somministrati sull'isola ad oltre 11 milioni di persone - e confermano che non vi è "un aumento di casi di trombi sanguigni".
A dirlo alla BBC è Andrew Pollard, responsabile in seno all'università di Oxford del progetto di ricerca da cui il vaccino AstraZeneca è nato. I dati, ha notato Pollard, riguardano la Gran Bretagna, cioè "il paese che ha finora somministrato la maggior delle dosi in Europa".
RG 12.30 - Il servizio di Chiara Savi