L’uomo sospettato di essere l’autore dell’attacco avvenuto sabato mattina contro un sinagoga nel sud della Francia è stato arrestato in serata a Nîmes (Gard): è un algerino di 33 anni legalmente residente in Francia, ha riferito domenica una fonte di polizia citate dai media francesi.
In totale, quattro persone sono attualmente sotto custodia della polizia per questo caso, ha aggiunto la stessa fonte, confermando un articolo della testata “Valeurs actuelles”.
L’uomo è stato arrestato dai corpi speciali nella città meridionale di Nîmes dopo una sparatoria: è rimasto ferito ma non è in pericolo di morte.
Le immagini della videosorveglianza
Il sospetto, che ha agito a volto scoperto e le cui azioni sono state riprese dalle telecamere a circuito chiuso, ha attaccato la sinagoga di La Grande-Motte, una località balneare vicino alla città di Montpellier, nel sud della Francia, poco dopo le 08:00 di sabato mattina, appiccando diversi incendi ma senza causare vittime.
Solo un poliziotto municipale intervenuto per domare il rogo è rimasto leggermente ferito dall’esplosione di una bombola di gas che si trovava in un’auto incendiata.
L’assalitore indossava una bandiera palestinese alla cintura, da cui sembrava spuntare il calcio di una pistola, secondo un’immagine delle telecamere di videosorveglianza verificate dall’agenzia francese AFP. Aveva testa e volto coperti da una kefiah rossa e teneva in mano una bottiglia d’acqua di plastica piena di un liquido giallastro.
Solo cinque persone, compreso il rabbino, erano presenti nella sinagoga Beth Yaacov al momento dell’incidente. Tuttavia, la funzione mattutina dello Shabbat (il giorno di riposo settimanale nella religione ebraica) era prevista per le 9:00, poco più di 30 minuti dopo l’attacco.
Il governo francese denuncia regolarmente la recrudescenza degli atti antisemiti in Francia, che ospita la più grande comunità ebraica d’Europa, dall’inizio della guerra a Gaza nell’ottobre 2023.
L’attacco di La Grande-Motte ha provocato numerose reazioni in un Paese in preda alle turbolenze politiche. Nelle ultime sei settimane, un governo dimissionario ha gestito gli affari correnti e Macron ha subito pressioni da tutte le parti per nominare un nuovo primo ministro.
Francia: esplosione di fronte a una sinagoga
Telegiornale 24.08.2024, 20:00