Almeno cinque persone sono rimaste uccise questo martedì sera nel terzo attacco perpetrato in Israele nel giro di una settimana e nell'imminenza del mese del Ramadan, caratterizzato nel 2021 da scontri sulla Spianata delle Moschee di Gerusalemme e da una guerra di 11 giorni fra l'esercito con la stella di Davide e Hamas, al potere a Gaza. Questa volta è stato un tiratore ad aprire il fuoco nella città ultraortodossa di Bnei Brak, alle porte di Tel Aviv.
L'assalitore è stato in seguito abbattuto dalle forze dell'ordine. Secondo i media, si trattava di un palestinese di Jenin, nei Territori occupati. Secondo testimoni, ha sparato sulla gente per strada e verso i balconi.
Il premier Naftali Bennett ha convocato in serata i principali responsabili della sicurezza per fare il punto della situazione. L'attacco è stato condannato anche dal presidente palestinese Mahmud Abbas, secondo il quale "l'uccisione di civili israeliani e palestinesi non fa che aggravare la situazione in un momento in cui si sforza di raggiungere la stabilità".
I precedenti due attacchi risalivano alla settimana scorsa (quattro morti accoltellati o investiti in auto a Beer Sheva) e a domenica (due poliziotti abbattuti ad Hadera). Anche in quei due casi gli autori erano stati in seguito colpiti a morte. Da inizio mese, inoltre, almeno quattro palestinesi di cui tre di 20 anni o meno sono rimasti uccisi nelle incursioni dell'esercito israeliano in Cisgiordania.
Notiziario 21.00 del 29.03.2022 Israele
RSI Info 29.03.2022, 23:31
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