Gli austriaci di età superiore ai 18 anni devono essere vaccinati contro il Covid-19 a partire da sabato, pena multe salatissime a partire da metà marzo. La decisione austriaca rappresenta una prima assoluta tra tutti i Paesi dell'Unione europea. La legge, adottata il 20 gennaio dal parlamento, è stata promulgata dal presidente nella serata di ieri, venerdì.
Il Governo ha deciso di adottare la linea dura nonostante le critiche, distinguendosi dai suoi partner europei. "Nessun altro paese in Europa sta seguendo il nostro esempio sulla vaccinazione obbligatoria", è stato specificato da Vienna. Nonostante questa misura drastica, il tasso di vaccinazione non è quasi decollato in Austria, essendo ancora al di sotto dei livelli osservati in Francia o in Spagna - circa il 70% della popolazione. Nei centri di vaccinazione di Vienna, la folla non c'è. "Siamo lontani dal raggiungere la capacità massima", ha detto all'AFP Stefanie Kurzweil, dell'associazione umanitaria Arbeiter Samariter Bund, che supervisiona uno di questi siti, pochi giorni prima che la legge entrasse in vigore.
Tutti i residenti di età superiore ai 18 anni sono interessati dalla legge, tranne le donne incinte, coloro che hanno contratto il virus meno di 180 giorni fa e coloro che possono essere esentati per motivi medici. I controlli, tuttavia, inizieranno solo a metà marzo: allora potranno essere applicate sanzioni che vanno da 600 a 3'600 euro, ma saranno revocate se il trasgressore si adegua entro due settimane.
In precedenza, due Stati dell'Asia centrale, il Tagikistan e il Turkmenistan, avevano imposto la vaccinazione. Così ha fatto l'Indonesia. In Germania, un progetto simile, sostenuto dal cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz, ha iniziato ad essere discusso il 26 gennaio nel Bundestag. Ma è stato ritardato dalle divisioni politiche.