Turisti, andate a casa. È lo slogan urlato dai cittadini di Barcellona nelle strade della loro città. I manifestanti – circa 3’000 persone - hanno poi bloccato le entrate di alcuni alberghi e ristoranti.
Si è trattato di una protesta contro il turismo di massa, il passaggio incessante di autobus turistici e la mancanza - invece - di mezzi di trasporto pubblici di quartiere. Da tempo infatti la città è alle prese con una diminuzione di residenti a causa del boom di alloggi destinati a uso turistico, con i prezzi degli affitti residenziali lievitati del 70%.
“Vogliamo evitare che il turismo distrugga la città. La gente di questo quartiere - ad esempio - ha dovuto traslocare perché i prezzi sono aumentato troppo a causa del turismo”, dichiara un manifestante.
“Il nostro messaggio – afferma un altro manifestante - non è per i turisti. Il focus per noi è sull’industria del turismo che beneficia di questa precarietà e dello sfruttamento della vita delle persone della città. Il messaggio è per la pubblica amministrazione che collabora con questa industria”.
L’anno scorso, oltre 12 milioni di turisti hanno visitato Barcellona; una cifra che ha spinto il Governo a fare dei cambiamenti. Il Comune ha quindi deciso di aumentare la tassa turistica e - per combattere gli effetti negativi del turismo - il consiglio comunale ha annunciato 10 giorni fa che vieterà l’affitto di appartamenti turistici entro il 2028, così da ripristinare il mercato immobiliare locale.