Svizzera

“Una tassa di accesso? Stiamo valutando”

Parla Karl Näpflin, sindaco del Comune di Lauterbrunnen confrontato con gli importanti disagi causati dal turismo mordi e fuggi

  • 22 maggio, 16:57
  • 23 maggio, 14:49
612962120_highres.jpg

Un'immagine scattata domenica scorsa a Lauterbrunnen

  • Keystone
Di: Sandro Pauli 

“Una tassa d’accesso a Lauterbrunnen? È un’ipotesi e siamo al livello della riflessione preliminare”. Karl Näpflin, sindaco del comune di circa 2’500 abitanti del canton Berna, lo ha precisato sin dall’inizio dell’intervista telefonica che ci ha concesso. “Da circa un anno siamo regolarmente sui giornali e da quando Venezia ha deciso di far pagare i turisti vengo regolarmente interpellato dai giornalisti sul perché a Lauterbrunnen non introduciamo una misura simile”. Näpflin risponde sempre alla stessa maniera: è un’ipotesi che viene valutata. Un giorno qualcuno gli ha chiesto come si potrebbe concretizzare? “Gli ho risposto che nella nostra valle non era possibile introdurre un casello per pagare. Gli spazi sono troppo esigui; inoltre stiamo parlando di una strada cantonale e quindi non a pagamento. Una app sarebbe invece una possibilità da verificare: in questi termini potrebbe eventualmente essere realizzabile. Sottolineo potrebbe essere e ribadisco anche che stiamo valutando”.

Il primo giornalista, secondo Näpflin, ha riportato correttamente le sue parole. “Ma dal secondo le cose sono cambiate e ora ci sono media secondo i quali la misura sta per essere introdotta. La conseguenza? Mi chiamano persino dalla CNN…”.

Il problema del turismo mordi e fuggi comunque a Lauterbrunnen esiste ed è percepibile dal 2020. All’epoca non si poteva viaggiare a causa del coronavirus e si era sviluppato il trend dei camper. Fin qui nulla di male, anzi: il Comune vive di turismo e ha bisogno dei turisti. “Parallelamente si è però sviluppato il turismo dei selfie nell’area della cascata di Staubbach, che implica moltissime persone che vanno a sommarsi a quelli che soggiornano da noi. È il nuovo segmento di ospiti che al momento ci causa qualche problema. Gli altri siamo preparati per accoglierli e sono i benvenuti. Questi invece di solito vengono da noi con una macchina in affitto, entrano in valle – spesso purtroppo dando prova di limitate competenze come automobilisti – e intasano il nostro villaggio creando il caos. E naturalmente dopo aver scattato le loro foto ripartono immediatamente”.

612961224_highres.jpg

Turisti in coda per un posteggio

  • Keystone

Sono decine di migliaia ogni anno, racconta Näpflin: “C’è chi parla di 7-8’000 persone al giorno, io sarei più prudente… sono comunque un bel po’ di macchine in più che raggiungono il nostro villaggio che, ricordo, si trova in una valle molto piccola. In pratica ci hanno trasformato in un hotspot turistico che, nelle giornate di bel tempo, collassa sul fronte del traffico. E ora il nostro consiglio comunale è sollecitato a trovare soluzioni”.

612960469_highres.jpg

Turisti sul sentiero che conduce alla cascata di Staubbach

  • Keystone

Il Comune ha messo a fuoco una decina di temi e una trentina di misure per intervenire: “Per esempio l’ampliamento della strada cantonale di transito voluto dal cantone e da noi sostenuto in tutti i modi. Vorremmo che questi lavori fossero già ultimati, glielo assicuro! Stiamo anche lavorando a un ingrandimento del posteggio in zona chiesa in prossimità della cascata di Staubbach. Per i camper siamo alla ricerca di soluzioni dentro e fuori dall’area di Lauterbrunnen. Abbiamo anche potenziato i wc pubblici e lottiamo contro il littering. Infine abbiamo introdotto il sistema di guida ai parcheggi e progettiamo spazi per poter fotografare la cascata di Staubbach senza doversi fermare in mezzo alla strada, cosa che attualmente purtroppo succede”.

612961939_highres.jpg

Per quanto concerne il comportamento – a volte incivile – di un certo tipo di ospiti, l’augurio di Näpflin è che si possa contare sull’aiuto di Svizzera Turismo o altre organizzazioni che si occupano di marketing. “Solo per fare un esempio dovrebbero spiegare a questa gente che i rifiuti si gettano nel cestino e non accanto, e che nel cimitero non si gioca a pallone”.

612960401_highres.jpg

Per Näpflin Lauterbrunnen non è l’unico comune a essere confrontato con questa problematica. “Noi stiamo agendo e riflettiamo anche su temi non convenzionali, che forse in futuro potranno aiutare anche gli altri. Vorremmo trovare un modello applicabile a livello svizzero”.

02:44

Tassa sui turisti, Lauterbrunnen ci pensa

Telegiornale 21.05.2024, 20:00

Correlati

Ti potrebbe interessare