Il 2018 è stato l’anno record in Germania di espulsioni di migranti verso altri Stati UE e in particolare è stato il primo anno dal 2015 in cui sono stati rimandati indietro più migranti di quanti ne siano stati accolti. E’ quanto emerso dai dati forniti nella conferenza stampa governativa di lunedì a Berlino. Secondo quanto riferisce la Suddeutsche Zeitung la principale destinazione delle espulsioni verso l'UE è stata l'Italia: uno su tre è stato infatti rimandato nella penisola italiana.
Nel 2017 la quota dei migranti respinti dai tedeschi era del 15,1% mentre l'anno scorso è salita al 24,5%. Un portavoce del ministero degli Interni ha precisato che nel 2018 sono stati 9’209 i casi di "trasferimenti secondo Dublino", ossia di migranti registrati rimandati indietro da Berlino nelle nazioni di primo sbarco. Da parte sua la Repubblica federale tedesca ha accolto 7’580 persone da altri Stati europei. I respingimenti sono sempre fonte di manifestazioni di protesta negli aeroporti germanici da parte di chi si dice contrario a queste "deportazioni".