Il Governo di grande coalizione in Germania ha dichiarato Georgia, Tunisia, Algeria e Marocco paesi di provenienza sicuri. Una definizione mirata a rendere più semplici e rapide le espulsioni di migranti e richiedenti d'asilo.
"Un primo passo", ha affermato il ministro dell'interno Horst Seehofer, annunciando anche una nuova legge che renderebbe automatica la definizione di "paese di provenienza sicuro", grazie a un meccanismo basato sulla percentuale di richieste d'asilo respinte.
Le conseguenze per chi proviene da uno dei paesi in questione sono concrete: le richieste individuali di protezione saranno ancora possibili, ma chi vuole restare in Germania dovrà di fatto dimostrarlo.
Questo giro di vite non piace ai verdi, esterni alla grande coalizione, ma i cui voti appaiono indispensabili per il via libera alla Camera alta del Parlamento. Già nel 2016, il partito aveva infatti affossato una legge analoga, citando anche preoccupazioni legate alla criminalizzazione dell'omosessualità.