Le scatole nere del Boeing della Jeju Air che si è schiantato a dicembre a Muan, in Corea del Sud, hanno smesso di registrare quattro minuti prima dell’incidente che ha ucciso 179 dei 181 occupanti. Dopo essere atterrato sulla pancia, l’aereo ha urtato un muro e si è incendiato.
“L’analisi ha rivelato che il registratore vocale della cabina di pilotaggio (CVR) e il registratore dei dati di volo (FDR) non stavano registrando nei quattro minuti precedenti l’impatto dell’aereo con il muro di cemento alla fine della pista”, ha dichiarato sabato il Ministero dei Trasporti sudcoreano.
Il Boeing 737-800 della compagnia aerea low-cost sudcoreana Jeju Air, proveniente da Bangkok, era atterrato sulla pancia e poi strisciando sulla pista dell’aeroporto di Muan, prima di schiantarsi contro un muro e prendere fuoco. In tutto sono morti 179 passeggeri e solo un assistente di volo e uno steward sono sopravvissuti a questo disastro, il peggiore mai avvenuto in Corea del Sud.
Le autorità intendono “indagare sulla causa della perdita di dati”, si legge nel comunicato, mentre dopo la tragedia sono state avviate indagini congiunte tra esperti sudcoreani e americani, tra cui la Boeing.
Le ipotesi avanzate finora per spiegare l’incidente mortale del volo Jeju Air 2216 sono una collisione con uccelli, un malfunzionamento del carrello di atterraggio e la presenza di questo ostacolo colpito dall’aereo. Il pilota aveva inviato un avviso di “bird strike” prima di interrompere il primo tentativo di atterraggio. Nel secondo tentativo, il carrello non si è abbassato.
Scatole nere in Corea del sud, non hanno registrato
Telegiornale 11.01.2025, 12:30
Notiziario
Notiziario 11.01.2025, 10:00
Contenuto audio