Mille persone uccise da inizio di dicembre in Centrafrica. Sono queste le cifre fornite da Amnesty International oggi, giovedì: “I crimini di guerra e contro l’umanità”, ha sottolineato l’organizzazione in una nota, “sono stati commessi da entrambe le parti”.
La maggior parte delle vittime però sono morte durante rappresaglie perpetrate dagli ex ribelli della Seleka, una formazione armata eterogenea con presenze islamiche. Il gruppo, viene sottolineato, ha messo in atto in due settimane una vasta offensiva contro i cristiani. La mattina del 5 dicembre, le milizie cristiane, da parte loro, hanno ucciso circa 60 musulmani a Bangui.
Un paese nel più completo caos
Il Centrafrica è sprofondato nella più completa anarchia dal marzo 2013, ossia da quando proprio la Seleka ha preso il potere.
La Francia, subito dopo le prime avvisaglie di tensioni (due settimane fa), ha deciso di aumentare il suo contingente militare. Due i soldati morti. Il presidente Hollande, ricordando i due caduti tre giorni fa, ha affermato: “L’onore della Francia consiste nell’impegnarsi senza la minima esitazione per fermare i crimini contro l’umanità”.
ATS/Reuters/AlesS
Gallery image - Centrafrica, mille morti in rappresaglie
Gallery image - Centrafrica, mille morti in rappresaglie
Gallery audio - Centrafrica, mille morti in rappresaglie