"Che fare dell'ambasciatore di Londra a Washington?" Questa è stata una delle domande del caldo dibattito televisivo fra Johnson e Hunt, i due candidati rimasti per la successione di Theresa May.
Jeremy Hunt, l'attuale ministro degli Esteri, ha detto che gli lascerebbe l'incarico fino alla scadenza naturale, in dicembre. Boris Johnson, invece, ha affermato di "non essere tanto presuntuoso da prendere ora una decisione". L'ex sindaco di Londra, che vanta ottimi rapporti con l'amministrazione statunitense, sostiene che Donald Trump sia stato trascinato nel dibattito politico britannico.
Il Mail on Sunday sabato aveva pubblicato delle note informative riservate del diplomatico britannico, in cui esprimeva giudizi taglienti sull’inquilino della Casa Bianca e definiva la sua amministrazione "inetta e inadeguata". Il presidente Trump aveva reagito su Twitter, qualificando l’ambasciatore come "imbecille e presuntuoso" e definito "ridicola" la maniera di negoziare la Brexit di Theresa May.