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Chi sono i miliziani stranieri che combattono a fianco di Kiev

Semi autonomi o legati alla legione internazionale, politicizzati e non: vari gruppi combattono con l’esercito ucraino pur non facendone parte ufficialmente - ANALISI

  • 5 giugno 2023, 13:57
  • 25 aprile, 10:37

Radiogiornale del 12.30 del 05.06.2023: il servizio di Stefano Grazioli

RSI Mondo 05.06.2023, 13:49

  • reuters
Di: Stefano Grazioli

Sono diversi i gruppi che combattono a fianco dell‘esercito ucraino, pur non facendone ufficialmente parte. I rapporti tra i vertici militari e dell’intelligence di Kiev con le formazioni paramilitari, costituite da miliziani antiputiniani, come il Corpo dei volontari russi, non sono però un segreto. Le recenti incursioni nelle regioni russe di Belgorod e Bryansk sono state compiute con il consenso e il supporto ucraino, come ammesso anche dal leader del Rdk (Russkiy dobrovolcheskiy korpus, Corpo dei volontari russi) Denis Nikitin, neonazista russo rifugiatosi in Ucraina dopo l’avvio nella guerra nel Donbass nel 2014 che ha avuto anche legami con la Svizzera e che è finito al centro di un'inchiesta giornalistica della RSI.

Oltre alle milizie russe, che vanno da quelle di chiara matrice neonazista come il Rdk a quelle meno estremiste della Legione per la libertà della Russia (Lehion svobodnyi Rossiyi) sono state segnalate recentemente in azione in territorio russo anche quelle polacche nazionaliste del Pdk, corpo di volontari anch’esso non inquadrato nella cosiddetta legione straniera di Kiev. In questa sono invece stati reclutati volontari provenienti da mezzo mondo agli ordini diretti però delle forze armate ucraine. Dopo l’inizio della guerra con l’inizio dell’invasione russa è stata creata per ordine del presidente Volodymyr Zelensky la Legione straniera, come parte integrante della Forze territoriali. Se un anno fa contava secondo le stime circa 20-30'000 uomini, ora si sarebbe ridotta a circa un decimo.

Di essa fanno parte varie formazioni provenienti dall’estero, come appunto dalla Russia (Legione per la Libertà) o da altre repubbliche ex sovietiche, come dalla Bielorussia (Bdk, Corpo dei volontari) e Pahonia Regiment. Le più consistenti e agguerrite sono quelle arrivate dalla Cecenia, il Battaglione Dudayev e quello Ichkeria, in netto confronto con i gruppi guidati dal presidente della repubblica cecena Ramzan Kadyrov che invece combattono a fianco delle truppe del Cremlino. La Legione straniera dipende direttamente dal ministero della Difesa di Kiev e dai vertici delle Forze armate ucraine, guidate dal generale Valery Zaluzhny.

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La formazione di estrema destra Corpo dei volontari russi

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I gruppi antirussi più indipendenti, ce ne sono altri anche provenienti dalle repubbliche Baltiche o dal Caucaso, come la Legione georgiana, hanno invece un rapporto meno formalizzato e più flessibile, come gli stessi polacchi del Pdk che avrebbero legami più stretti con l’intelligence di Kiev, gestita da Kirill Budanov, e con il ministero degli Esteri. In questa fase del conflitto hanno assunto un ruolo particolare, soprattutto nelle zone orientali di confine dell’Ucraina e da settimane proseguono le loro azioni, anche spettacolari, di disturbo, di sabotaggio e di guerriglia, accompagnate dagli attacchi di droni dell’esercito di Kiev che prendono di mira obbiettivi strategici, come vie di comunicazione, depositi di carburante o centrali elettriche.

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