Le cinque donne, d'età compresa tra 22 e 42 anni, ritenute responsabili di preparare un attentato a Parigi con un'auto piena di bombole di gas abbandonata vicino alla cattedrale di Notre-Dame il 4 settembre del 2016 sono state tutte condannate. Alle due principali accusate la speciale corte d'assise francese ha inflitto pene di 25 e 30 anni. Altre due dovranno trascorrere in carcere 20 anni. Mentre l'ultima 5.
Le pene corrispondono, sostanzialmente, alle richieste dell'accusa - per la prima volta rappresentata dai magistrati della Procura nazionale antiterrorismo creata lo scorso luglio - secondo la quale le imputate erano divenute "il volto dello jihad femminile in Francia". Quattro rischiavano l'ergastolo. Tra le accuse, quella di aver tentato di perpetrare atti terroristici seguendo le indicazioni di Rachid Kassim, un propagandista dell'IS. L'uomo è probabilmente morto in Iraq durante un attacco americano nel febbraio 2017. Dovesse tornare a manifestarsi dovrebbe scontare la condanna alla prigione a vita.