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Crimea, partecipazione oltre il 60%

Più di un milione e mezzo di cittadini può votare fino alle 19.00. Code ai seggi. Presenti una sessantina di osservatori. Risultati tra stasera e lunedì

  • 16.03.2014, 17:28
  • 06.06.2023, 14:28
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Alta partecipazione al voto

  • rsi

Seggi aperti domenica in Crimea per il referendum sull'adesione alla Russia, che sancisce la secessione dall'Ucraina. Lo annuncia l'amministrazione di Sebastopoli. Si voterà fino alle 19.00 ora svizzera.

Sono due i quesiti del referendum, espressi in tre lingue (russo, ucraino e tataro). Il primo chiede agli aventi diritto di voto se sono “a favore della riunificazione della Crimea con la Russia come entità costituente”, mentre il secondo chiede se i cittadini sono “a favore dell'applicazione della costituzione della repubblica di Crimea del 1992 e dello status della Crimea come parte dell'Ucraina”.

Al voto sono chiamati oltre 1,5 milioni di cittadini, ripartiti in 1'205 distretti elettorali, con 27 commissioni elettorali cittadine e distrettuali. Nel distinto referendum di Sebastopoli devono esprimersi 306’000 elettori suddivisi in 192 seggi.

La partecipazione

L'adesione alle urne, arrivata a superare il 60%, è stata massiccia fin dalle prime ore d'apertura dei seggi, al punto che in alcune località si sono formate persino delle code di persone in attesa di votare all'ingresso dei locali elettorali. A quattro ore dall'apertura dei seggi, Sebastopoli ha fatto già registrare un record di affluenza mentre dagli altoparlanti della città è stato trasmesso per tutta la mattina l'inno della città. Si vota anche nella capitale della Crimea, Sinferopoli, dove non si sono registrate code anche a causa della pioggia battente e del freddo. Affluenza sostenuta nel villaggio tataro di Bakhcisarai, il principale della minoranza, teatro di manifestazioni pro-Kiev negli ultimi giorni. A tre ore dalla chiusura delle urne oltre un milione di persone aveva già votato.

Osservatori da 23 paesi

A monitorare il voto sono presenti una settantina di osservatori da 23 paesi: si tratta di deputati, eurodeputati ed esperti europei di diritto internazionale e attivisti per i diritti umani, invitati dalle autorità locali. Non sono presenti osservatori dell'OSCE, né della CSI, la Comunità degli Stati indipendenti nata sule ceneri dell'URSS. I risultati, scontati, si avranno tra domenica sera e lunedì, quando il Parlamento ha annunciato che si riunirà per approvarli.

Red.MM

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  • RG 18.30 - Il reportage dalla Crimea di Pierre Ograbek

    RSI Info 16.03.2014, 19:33

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  • RG 18.30 - Tomislava Penkova (ISPI), al microfono di Monica Terzaghi

    RSI Info 16.03.2014, 19:33

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