Quattro aziende farmaceutiche che negli Stati Uniti sono sotto accusa per il loro ruolo nella crisi degli oppioidi hanno raggiunto in extremis un accordo con le autorità di due contee dell'Ohio per evitare il processo che si sarebbe aperto lunedì.
Per le società suddette, che hanno patteggiato un indennizzo di 260 milioni di dollari, non si tratta che di un primo salasso, visto che dovranno affrontare 2'400 cause in tutto il paese, avviate da città, Stati e tribù di nativi. L'intesa viene comunque vista positivamente poiché potrebbe spianare la strada a una complessiva, così da sistemare tutti i contenziosi.
La dipendenza da medicinali che contengono i composti chimici incriminati è ormai diventata una piaga sociale: si parla di 400'000 morti dal 1999 a causa del loro abuso. Il problema nasce dall'eccessiva prescrizione, dovuta anche al costo elevato delle cure alternative.