Mondo

Cuba, benzina alle stelle

Comincia a entrare in vigore un tanto discusso e posticipato pacchetto di rincaro dei prezzi

  • 3 marzo, 08:55
  • 3 marzo, 08:55
02:35

RG 12.30 del 02.03.2024: Il servizio di Laura Daverio sul prezzo della benzina a Cuba

RSI Info 02.03.2024, 22:44

  • Reuters
Di: Laura Daverio 

Chevrolet di altri tempi sfoggiano colori sgargianti, taxi gialli e tuc tuc (moto-taxi a forma di uovo) aspettano turisti fuori dagli hotel, mentre altri veicoli meno vistosi, ma ugualmente antichi, ingolfano le strade cubane. Un traffico che presto potrebbe svanire, perché i vecchi motori consumano molta benzina, il cui prezzo è salito da un giorno all’altro del 500%.

Un aumento drammatico che fa parte di misure annunciate dal governo a fine dicembre per ridurre i pesanti sussidi che non riesce più a pagare. Oltre al prezzo della benzina, salirà quello dell’elettricità, dei trasporti pubblici e del gas che viene comunemente usato per cucinare. Quello che non aumenta è la capacità di acquisto, gli stipendi infatti rimangono uguali, mentre è immaginabile che le entrate di attività informali o private subiranno un forte impatto dall’impennata di prezzi.

Al problema di merci troppo care, continua a persistere quello di prodotti che non ci sono per nulla. Cuba produce molto poco, l’80% del cibo è importato. Ogni cittadino ha un libretto che dà diritto a prodotti base razionati, non sono sufficienti per arrivare a fine mese anche quando la merce è disponibile, ma spesso non lo è. In questo momento, per esempio, a Cuba manca la farina, e quindi il pane. Non c’è per i cubani e neppure per i turisti, che normalmente godono di un accesso privilegiato, potendo pagare prezzi alti in moneta straniera. In una mossa che non ha precedenti, il governo cubano si è rivolto al Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite per ricevere latte in polvere, chiedendo una fornitura urgente, seguita da altre mensili per coprire il fabbisogno dei bambini cubani fino ai sette anni.

Tra embargo e pandemia

Da un lato l’embargo più lungo della storia imposto dagli Stati Uniti, dall’altro riforme economiche mancate, hanno portato l’isola a vivere costantemente in difficoltà economica, ma la pandemia ha segnato un momento chiave per la crisi che si vive oggi.

Il blocco del turismo dovuto al diffondersi del covid-19 ha affondato l’economia, che ancora oggi non riesce a riprendersi. In concomitanza, l’allora amministrazione Trump ha imposto nuove sanzioni, che sono continuate anche sotto l’amministrazione Biden. Disastri naturali hanno aggravato la situazione, in particolare gli uragani Ida nel 2021 e Ian nel 2022. Quest’ultimo, tra l’altro, ha causato il crollo dell’intera rete elettrica di Cuba, lasciando l’isola completamente al buio.

Alla difficoltà economica è seguita l’instabilità sociale. La difficoltà di approvvigionamento di cibo, e i continui e lunghi blackout a cui è soggetta la popolazione giornalmente hanno esasperato la gente tanto da spingerla a proteste pubbliche nel 2021 e 2022, in un paese autoritario che non accetta la dissidenza. Le autorità hanno reagito con arresti, veloci processi e lunghe sentenze.

Un altro segnale di malessere nel paese è l’emigrazione, che è esplosa negli ultimi due anni. Tra il 2022 e il 2023 quasi 425’000 cubani sono stati registrati alla frontiera con gli Stati Uniti. Nello stesso periodo 36’000 hanno fatto richiesta di asilo in Messico.

Per il governo le misure che stanno entrando in vigore dovrebbero aiutare a rilanciare l’economia. Ma se è possibile che la popolazione più benestante possa continuare a far comprare benzina pagando il nuovo prezzo, è ugualmente immaginabile che la gran parte dovrà cercare di sopravvivere a condizioni sempre più difficili. I cubani sono maestri di resilienza, ma a un prezzo sempre più caro.

Ti potrebbe interessare