Cuba sempre al buio e arriva anche l’uragano

La crisi a Cuba non si placa: da venerdì scorso si cerca di ripristinare il sistema elettrico, che è collassato. Nel frattempo un nuovo uragano è arrivato con venti da 130 chilometri orari sulle coste dell’isola, facendo temere nuovi danni.

L’uragano Oscar si è scagliato contro la parte orientale dell’isola di Cuba e si aspettano forti piogge nei prossimi giorni. È un uragano di categoria uno, la più debole, ma in questo momento la preoccupazione è molto forte, perché come scritto l’isola da venerdì scorso è alle prese con molteplici collassi del sistema elettrico. Si teme quindi che la pioggia possa far ritardare le riparazioni. Nel frattempo scuole e attività non essenziali sono state sospese. Secondo il governo il problema è la mancata manutenzione delle centrali ed è impossibile ottenere pezzi di ricambio a causa dell’embargo imposto dagli Stati Uniti. A questo si unisce la scarsità di carburante dovuta alla diminuzione di importazioni da Venezuela, Messico e Russia, i principali fornitori. Ma anche quando il sistema elettrico funziona, i blackout sono quotidiani e hanno un impatto su ogni aspetto della vita.

Cuba si trova infatti in un momento molto difficile anche per l’approvvigionamento di cibo: ogni lungo blackout mette fuori gioco i preziosi frigoriferi e il poco cibo che si cerca di conservare rischia di andare a male.

Mancanza di elettricità e di cibo sono proprio i principali motivi che hanno portato la gente a scendere per le strade in rare proteste che si sono ripetute a partire dal 2021. Le tante crisi hanno anche fatto registrare un’impennata migratoria. Solo tra il 2022 e il 2023 Cuba avrebbe perso il 18% della popolazione.