"Quello che ho visto è impressionante: la città è devastata, rasa al suolo". Così Claudia Gazzini del Crisis Group Libia descrive la situazione a Derna, la città libica che lo scorso fine settimana è stata colpita da alluvioni in cui si contano 11'300 morti accertati e oltre 10'000 dispersi.
"Dove prima c'era un fiumiciattolo, ora c'è una landa di fango. Palazzi di sei-sette piani sono crollati" continua Gazzini ai microfoni della RSI.
Le squadre di soccorso libiche e internazionali sono sul campo, e cercano ancora sopravvissuti. "Ma l'entità di distruzione è talmente vasta, che qui serve di tutto: altre persone per scavare, oltre ad assistenza medica e d'igiene per evitare che Derna sia un incubatore di malattie".
Il Crisis Group si trova sul terreno con l'obiettivo di fornire un'analisi della situazione, "vedere cosa è successo, cosa si sta facendo e su cosa deve porre l'attenzione la comunità internazionale" spiega ancora Gazzini, sottolineando che tra i punti su cui soffermarsi si contano la ricostruzione a lungo termine, il coordinamento ONU per gli aiuti e gli interventi, e un maggiore coordinamento tra i Governi.