L’ultimo dibattito prima del Super Tuesday del prossimo primo marzo – quando si andrà al voto in 14 Stati – che ha avuto luogo giovedì sul palco dell’Università di Houston, ha portato a un’agitata discussione tra i candidati repubblicani alla Casa Bianca.
I senatori Marco Rubio e Ted Cruz hanno attaccato Donald Trump su diversi fronti: immigrati, sanità, Israele e persino su Hillary Clinton.
Il tycoon newyorchese non si è però lasciato perturbare, ribadendo che farà costruire un muro sul confine tra Stati Uniti e Messico e che lo farà pagare a quest'ultimo. Accusato poi di essere anti-Israele, ha negato, aggiungendo: “Io sono pro-Israele. Ma sono un negoziatore, e umiliare i vicini non porta a niente. Così porterò la pace tra Israele e i paesi vicini. (…) Con me Saddam Hussein e Gheddafi sarebbero rimasti al potere”.
I toni sono stati accesi fino alla fine, quando nel suo ultimo intervento Rubio ha lanciato un appello: “Vi prego seguitemi. Il tempo è scaduto. Dobbiamo mettere fine alla stupidità e all’arroganza”. La risposta di Trump è stata breve e concisa: “Sono disperati”. Il miliardario sembra avviarsi tranquillo verso il prossimo martedì, che potrebbe vederlo ottenere anzitempo la nomination repubblicana.
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Dal TG12.30: