Una condanna a 14 anni di prigione è stata inflitta da un tribunale tedesco all'uomo che organizzò l'attentato dinamitardo contro la squadra di calcio del Borussia Dortmund (BVB) nel 2017.
L'imputato, Sergei W, aveva ammesso di aver organizzato l'attacco ma anche che la sua intenzione non era di fare del male, bensì di guadagnarci dei soldi. Il suo piano, infatti, era quello di sfruttare linevitabile variazione del valore delle azioni del BVB per guadagnare in borsa. Il ventottenne, su cui pendevano 28 capi di accusa per omicidio, ha espresso profondo rammarico per l'accaduto. Il pubblico ministero aveva chiesto il carcere a vita.
L'episodio avvenne a Dortmund l'11 aprile del 2017, a un paio di ore dall'inizio dell'incontro tra Borussia Dortmund e Monaco, valido per l'andata dei quarti di finale di Champions League. Una triplice esplosione si verificò nei pressi dell'albergo dei tedeschi proprio mentre la formazione giallonera si apprestava a salire sul bus per dirigersi verso il Signal Iduna Park. Di conseguenza si decise di rinviare la partita.
RG 18.30 del 27.11.18; la corrispondenza di Walter Rauhe
RSI Info 27.11.2018, 19:30
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La detonazione delle tre bombe carta piazzate nei pressi di alcune aiuole vicino all'albergo non causò morti, ma solo il ferimento a una mano dello spagnolo Marc Bartra, difensore in forza al Borussia, che venne trasportato in ospedale per accertamenti. Le prime indagini seguirono la pista, poi smentita, del terrorismo, e in un primo tempo all'arresto di un uomo appartenente a un movimento islamista.