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Militari statunitensi sul Canale di Panama

Raggiunto un accordo per la presenza dei soldati USA e per le loro attività ma resta esclusa la costruzioni di basi americane

  • 11 aprile, 07:00
  • 11 aprile, 09:07
Panama autorizza la presenza di soldati USA sul Canale

Panama autorizza la presenza di soldati USA sul Canale

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Di: ATS/AFP/ANSA/Swing 

Secondo un accordo bilaterale visionato dall’agenzia di stampa francese AFP, le truppe americane saranno autorizzate a dispiegarsi intorno al Canale di Panama. Si tratta di un’importante concessione fatta a Washington, anche se rimane esclusa la possibilità di costruire vere e proprie basi militari.

L’esercito americano e le società militari private ingaggiate dagli Stati Uniti “potranno utilizzare i siti autorizzati, le strutture e le aree designate per l’addestramento, le attività umanitarie [...] e le esercitazioni”, indica l’accordo firmato dal capo del Pentagono, Pete Hegseth, in visita questa settimana a Panama, e dal ministro della Difesa panamense, Frank Abrego.

L’accordo, della durata di tre anni rinnovabile, specifica che le strutture saranno di proprietà dello Stato panamense e saranno destinate a un “uso congiunto” da parte delle forze dei due paesi.

Da quando è tornato alla Casa Bianca a gennaio, il presidente USA Donald Trump ha messo in cima alla sua agenda strategica il Canale di Panama, che permette di passare dall’Oceano Atlantico all’Oceano Pacifico senza dover aggirare il Sud America, soprattutto per contrastare gli interessi cinesi in zona. Trump aveva persino accennato alla possibilità di “riprendere” con la forza il canale che gli Stati Uniti hanno costruito nel 1914 e ceduto a Panama nel 1979 e che assicura circa il 40% del traffico di container degli Stati Uniti e il 5% del commercio mondiale.

Gli Stati Uniti partecipano da tempo alle esercitazioni militari a Panama, ma la presenza a lungo termine delle forze americane potrebbe essere un handicap politico per il presidente panamense di centro-destra, José Raul Mulino, secondo i politologi. Mulino ha confermato che gli Stati Uniti avevano chiesto di ristabilire basi militari nel Paese e “cessioni di territori”, cosa che lui aveva rifiutato. “Volete il disordine [...] dare fuoco al Paese?”, ha riferito di aver risposto a Pete Hegseth. “Questo canale è e rimarrà panamense”.

Relazioni difficili e il ruolo della Cina

Lo Stato panamense intrattiene relazioni difficili con gli Stati Uniti, dopo un’occupazione americana della zona del canale per diversi decenni e l’operazione americana di 35 anni fa per rovesciare il dittatore Manuel Noriega, che aveva causato più di 500 morti. Le mire di Donald Trump sul canale di Panama hanno scatenato importanti manifestazioni nel Paese. Secondo la legge, Panama gestisce il canale dando accesso a tutte le nazioni. Ma il presidente degli Stati Uniti ha puntato il dito contro il ruolo della Panama Ports Company (PPC), filiale di un gruppo di Hong Kong, che gestisce i porti situati alle due estremità del canale.

La società madre dei porti, CK Hutchison, ha annunciato lo scorso mese un accordo per cedere 43 porti in 23 paesi - compresi i suoi due porti sul Canale di Panama - a un consorzio guidato dal fondo di investimento statunitense BlackRock, per un importo di 19 miliardi di dollari. Furiosa, la Cina ha annunciato un’indagine dell’operazione da parte delle autorità cinesi della concorrenza.

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