La notizia era attesa, ma è stata confermata solo nella tarda mattinata di mercoledì: la Commissione europea ha minacciato di lanciare una procedura disciplinare per debito eccessivo nei confronti dell’Italia.
Secondo Bruxelles, che ha condotto una radiografia dei conti pubblici, degli impegni e dei disimpegni, della flessibilità ottenuta e di come è stata utilizzata, il procedimento è giustificato in quanto anche eventi eccezionali “non consentono deviazioni dalle regole UE di bilancio”.
RG 18.30 del 05.06.2019: la corrispondenza di Tomas Miglierina
RSI Info 05.06.2019, 20:35
Contenuto audio
L’importante debito pubblico italiano (132,2% nel 2018, il secondo dell’UE e uno dei più alti al mondo) è – secondo i commissari – “la maggiore causa di vulnerabilità per l’economia, e la priorità deve quindi rimanere quella di diminuirlo”. Le riforme messe in campo dal nuovo governo Lega-5 Stelle, così come quelle strutturali previste nel 2019, non contribuiscono invece sufficientemente allo scopo. Aggiungendo il rallentamento dell’economia e la previsione del superamento del tetto del 3% del deficit nel 2020 la procedura è quindi secondo Bruxelles giustificata.
Se nelle prossime due settimane gli Stati membri convalideranno questa decisione, Bruxelles potrà raccomandare l’apertura formale della procedura ai ministri delle finanze degli Stati UE, a cui spetta l’ultima parola. Una decisione che cadrà nel prossimo incontro previsto a inizio luglio.
UE monitora l'Italia
Telegiornale 05.06.2019, 14:30
Da Roma il collegamento con Lorenzo Buccella
Telegiornale 05.06.2019, 22:00