Microsoft ha reso noto giovedì di aver rilevato nelle ultime settimane dei cyber-attacchi provenienti dalla Russia e dalla Cina, che avevano come obiettivo persone e organizzazioni legate alla preparazione delle presidenziali americane del 3 novembre. In particolare, gli attacchi hanno riguardato personale della campagna del presidente Donald Trump e del suo rivale Joe Biden, ha fatto sapere Tom Burt, vice presidente della società, nel suo blog.
Il gigante informatico riferisce che più di 200 attacchi sono riconducibili a gruppi di hacker russi conosciuti come "Strontium", gruppo citato nel rapporto di Mueller come la principale organizzazione responsabile delle interferenze nelle elezioni del 2016. Nel loro mirino dal settembre 2019 a oggi, sono finite organizzazioni politiche, partiti e gruppi di interesse. Alla Cina invece è riconducibile il gruppo "Zirconium", che ha bersagliato profili politici di alto livello, "incluse persone associate a Joe Biden". Microsoft segnala anche "Phosphorus", gruppo basato in Iran, che ha preso di mira principalmente profili di persone legate a Trump.
Per tutelare la privacy degli statunitensi, continua a far discutere anche l'ordine esecutivo firmato dal presidente americano per la messa al bando delle cinesi TikTok e WeChat nel Paese. Non sarà posticipata infatti la scadenza fissata al 15 settembre per la vendita delle attività americane dei social media.
Notiziario delle 02.00 dell'11.09.2020
RSI Info 11.09.2020, 08:21
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