Parigi non tollererà alcuna azione che possa mettere in pericolo la sicurezza nazionale, stando a quanto ha fatto sapere la presidenza al termine della riunione urgente che François Hollande ha indetto dopo le rivelazioni concernenti l'attività spionistica esercitata dai servizi segreti statunitensi nei suoi confronti e di quelli dei suoi due predecessori.
Washington, secondo quanto ricorda il comunicato emesso mercoledì dall'Eliseo, s'è impegnata con gli alleati, nel 2013, a porre fine a questo genere di controlli. Impegno che va strettamente rispettato e la cui violazione è considerata inaccettabile. L'ambasciatrice Jane Hartley è stata convocata per chiarimenti dal ministro degli esteri Laurent Fabius.
Il presidente americano Barack Obama ha ribadito all'omologo francese François Hollande il suo "fermo impegno" contro lo spionaggio nei confronti di Paesi alleati, alla luce dell'ultimo scandalo portato alla luce da Wikileaks. In una telefonata tra i due leader, Obama ha ribadito il suo impegno per mettere fine "alle pratiche del passato, inaccettabili tra alleati".
AFP/dg/M.Ang.
Dal TG12.30:
RG 18.30 del 24.06.15 - La corrispondenza di Antonella Tarquini