Una nuova partnership per ridurre le emissioni di metano di almeno il 30% entro il 2030 è stata annunciata martedì alla conferenza COP26 in corso a Glasgow. Un'iniziativa, guidata da Stati Uniti e Unione Europea, cui si sarebbero uniti oltre 80 paesi, tranne Cina, Russia e India, tra i principali emettitori di questo gas serra.
Gli USA sono in prima fila: inaspriranno le misure contro le perdite di metano dai loro pozzi di petrolio e gas nell'ambito della loro strategia per combattere il cambiamento climatico. I nuovi regolamenti proposti "ridurrebbero le emissioni di metano di 41 milioni di tonnellate dal 2023 al 2035", ha dichiarato l'Agenzia americana per la protezione dell'ambiente. L'equivalente di "920 milioni di tonnellate" di CO2, ha detto l'agenzia, ovvero "più della quantità di anidride carbonica emessa da tutti i passeggeri statunitensi in veicoli commerciali e aerei nel 2019".
Il tema è stato introdotto dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen che, su Twitter, ha scritto: "Sono impaziente di affrontare le principali questioni climatiche: il prezzo del carbonio, con Justin Trudeau; l'Impegno Globale sul metano con Biden; il tema delle foreste e la questione dell'innovazione con Bill Gates ed il presidente della Bei, Hoyer".
COP26, a Glasgow l'ultima chiamata per il clima
Telegiornale 01.11.2021, 21:00