Nicolas Sarkozy, costretto a lasciare l’Eliseo nel 2012 battuto da François Hollande, è ufficialmente in corsa per tornare alla presidenza della Francia.
Il suo nome e quello di altri sei rappresentanti della destra e del centro (gli ex primi ministri François Fillon e Alain Juppé; Bruno Le Maire, Jean-François Copé, Nathalie Kosciusko-Morizet e Jean-Frédéric Poisson) sono stati ammessi alle primarie del 20 e 27 novembre. La competizione interna farà emergere il candidato alle presidenziali del 2017 (primo turno il 23 aprile e secondo il 7 maggio).
La procedura di selezione dei partecipanti alla lotta interna alla “droite” (la coalizione che riunisce Repubblicani, Partito cristiano-democratico e Centro nazionale degli indipendenti e contadini), imponeva ai pretendenti di trovare il sostegno di 250 eletti, 2'500 militanti e 15 federazioni dipartimentali. Un ostacolo che si è rivelato insormontabile per l’ex ministro Hervé Mariton, da tempo contro la ricandidatura di Sarkozy poiché, sostiene, favorirebbe la rielezione del socialista uscente.
Diem/ATS