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Francia a corto di benzina

I sindacati in rotta con il governo per la modifica legislativa sul lavoro bloccano raffinerie e depositi di carburante

  • 25.05.2016, 10:13
  • 07.06.2023, 20:15
Valls non intende cambiare rotta sulla riforma e promette battaglia

Valls non intende cambiare rotta sulla riforma e promette battaglia

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In Francia prosegue il braccio di ferro tra i sindacati che si oppongono alla riforma del codice del lavoro e il governo. Un scontro che si sta concentrando sull'approvigionamento energetico. All’alba di mercoledì, le forze di polizie hanno sgomberato l’accesso di un deposito di carburante nel nord del Paese; accesso bloccato dallo scorso giovedì dai sindacalisti in rotta con l’esecutivo Valls per la contestata riforma.

Sono ormai diversi giorni che sindacalisti e lavoratori sono scesi in piazza contro la riforma della legge sul lavoro. La partita sembra giocarsi attorno a raffinerie e depositi di carburante. Una raffineria era stata liberata dai dimostranti nel sud della Francia martedì. Nello stesso giorno il segretario di Stato ai trasporti Alain Vidalies aveva ammesso che circa il 20% delle 12'000 stazioni di servizio francesi erano o all’asciutto o presentavano grossi problemi di approvvigionamento.

Il conflitto sociale cresce ma il premier Manuel Valls ha confermato che il governo non è intenzionato a ritirare la contestata riforma e ha promesso che i siti, raffinerie o depositi, saranno man mano liberati dai manifestanti. Sei delle otto raffinerie francesi, attualmente, sono ferme o viaggiano su ritmi molto bassi. A complicare le cose, oggi mercoledì e domani giovedì sono in programma un’altra raffica di scioperi nei trasporti, in particolare delle ferrovie.

ATS/AFP/Swing

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