Sarà la procura nazionale antiterrorismo ad indagare sul caso del sudanese di 33 anni che sabato ha assalito, con un coltello, alcuni passanti a Romans-sur-Isère, nel sud-est della Francia, uccidendone due e ferendone quattro. L'ipotesi di reato è "omicidio plurimo legato a impresa terroristica".
Inoltre, nel corso di una perquisizione nella sua abitazione sono stati rinvenuti alcuni "documenti manoscritti a connotazione religiosa in cui l'autore si lamenta, fra l'altro, di vivere in un paese di miscredenti".
L'aggressore si era scagliato al grido di "Allah Akbar" contro la gente in fila con le mascherine in una macelleria e poi davanti a una panetteria e all'accorrere della polizia si è inginocchiato e si è fatto arrestare senza opporre resistenza.
"Un atto efferato che semina lutto in un momento in cui la Francia è già messa a dura prova", ha twittato il presidente francese Emmanuel Macron, promettendo piena luce sui fatti avvenuti.
Dopo poche ore, il ministro dell'interno Christophe Castaner è arrivato sul posto affermando che "quest'uomo ha avviato un percorso terrorista". Poi si è corretto, spiegando che spetterà alla procura antiterrorismo pronunciarsi sul carattere terroristico del duplice omicidio, dei ferimenti, delle aggressioni.
Nessun dubbio invece per Marine Le Pen, che ha parlato di "attentato islamista" prendendosela con il Governo che deve "smetterla di svuotare le carceri e i centri di accoglienza".