È stata ferita con molte coltellate alla testa e al collo, poi è stata fatta rotolare lungo un dirupo per 50 metri, fino a quando il suo corpo si è fermato in un canalone vicino al Lago di Barcis, in provincia di Pordenone. Questa la ricostruzione sulla dinamica della morte della 22enne veneta, scomparsa sabato scorso insieme all’ex fidanzato. “È stato il vostro bravo ragazzo”, ha scritto disperata su Instagram la sorella della vittima quando è stato ritrovato il cadavere. La procura di Venezia ha rivolto all’ex fidanzato un appello: “costituisciti”. Gli inquirenti hanno già disposto un’autopsia sul corpo della giovane per accertare esattamente le cause della morte e l’esame del DNA sul cadavere. Nel tardo pomeriggio anche i genitori del ragazzo, attraverso il loro legale, hanno fatto appello al figlio di costituirsi.
La giovane era stata precedentemente aggredita, colpita alle spalle e caricata a forza sull’auto dell’ex, del quale non si hanno più notizie. Stando alla ricostruzione fatta dalle forze dell’ordine, in un secondo momento il corpo della ragazza sarebbe stato fatto rotolare giù per una scarpata, lungo un dirupo di una cinquantina di metri, fino a fermarsi nel canalone sottostante. La strada da dove è stato scaraventato il corpo della giovane viene chiusa fino al periodo invernale, perché impraticabile.
Sempre senza esito, intanto, le ricerche del presunto autore del delitto. La sua vettura è stata vista passare in Austria lo scorso mercoledì, e, a confermare la notizia l’Interpol, sarebbe stata localizzata in Carinzia. L’indagine sulla morte della giovane è al momento seguita congiuntamente dalle procure di Pordenone, luogo del ritrovamento, e di Venezia, dalla cui provincia è scomparsa la ragazza.
Notiziario delle 14:00 del 18.11.2023
Notiziario 18.11.2023, 14:30
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