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Gas, "un prezzo da pagare per gli altri Paesi"

Intervista a Oleksandr Scherba di Naftogaz: l'Ucraina sta garantendo il flusso verso l'Europa, afferma, ma la NATO deve aiutare di più

  • 9 marzo 2022, 20:49
  • 20 novembre, 18:31
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Gas ucraino: intervista a Olexander Scherba

SEIDISERA 09.03.2022, 19:33

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Di: SEIDISERA/pon 

La decisione di Joe Biden di mettere al bando gas e petrolio russi "è una decisione forte perché anche se gli Stati Uniti non sono dipendenti dalla Russia, i mercati hanno reagito", afferma Oleksandr Scherba, consigliere del CEO di Naftogaz, la principale società pubblica nel settore del gas in Ucraina. "Il costo è schizzato verso l'alto e quindi ci sarà un prezzo da pagare anche per l'economia degli altri Paesi", afferma in un'intervista concessa alla RSI.

Naftogaz, "uno dei principali datori di lavoro dell'Ucraina", continua a "garantire i contratti ma in una condizione insolita, la guerra". Depositi di gas e petrolio sono stati colpiti e sono in fiamme, ma il gasdotto che attraversa il Paese e rifornisce l'Europa continua a funzionare. Scherba non risparmia critiche. "Migliaia di nostri collaboratori lavorano sotto bombe e missili (...) visto che voi volete le vostre case al caldo e le vostre industrie al lavoro", spiega l'ex ambasciatore ucraino in Austria, secondo il quale Stati Uniti e NATO hanno fornito aiuto anche sotto forma di armi ma potrebbero fare di più.

Il conflitto ucraino "è già il più grande della recente storia europea", sostiene Scherba, che pur capendo "i timori occidentali di una reazione della Russia contro la NATO" auspica maggiore coraggio e conclude: "Cosa scriverete nei vosti libri di storia di quando una democrazia europea è stata attaccata per il semplice fatto di essere una democrazia?".

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