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Germanwings, indagini ferme

La giustizia tedesca sullo schianto: "Nessun altro responsabile per le azioni del copilota Lubitz"

  • 9 gennaio 2017, 16:05
  • 21 novembre 2024, 19:23
I resti dell'aereo, fatto schiantare deliberatamente dal copilota Lubitz sulle Alpi francesi nel 2015

I resti dell'aereo, fatto schiantare deliberatamente dal copilota Lubitz sulle Alpi francesi nel 2015

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Non vi sono responsabilità di altre persone per lo schianto del volo A320 di Germanwings, durante la tratta Barcellona-Düsseldorf, portato deliberatamente ad abbattersi sulle Alpi francesi il 24 marzo 2015 dal copilota Andreas Lubitz e costato la vita a 150 persone. Lo ha stabilito la giustizia tedesca.

"Le indagini non hanno fornito prove sufficienti o credibili sulle responsabilità esterne di persone viventi" nell'entourage familiare o nell'ambiente medico o professionale di Lubitz, ha dichiarato all'agenzia AFP Christoph Kumpa, portavoce della Procura di Düsseldorf (ovest), che ha diretto l'indagine in Germania. L'inchiesta ha dimostrato che i medici sapevano che Lubitz era in uno stato di sofferenza psicologica, uno stato che non è però stato diagnosticato come "clinicamente depresso", dice Kumpa.

L'attività investigativa prosegue, invece, in Francia.

Lo schianto del volo A320 di Germanwings, lo ricordiamo, aveva suscitato scalpore anche perchè la Procura di Düsseldorf, incaricata di indagare sui motivi della tragedia, aveva già reso noto che il 28enne Lubitz, prima di iniziare la carriera professionale, era stato classificato come "a rischio suicidio" ed era perciò in terapia psicoterapeutica. Il trattamento era però stato concluso prima dell'inizio del percorso che lo avrebbe portato ad ottenere la licenza di volo.

Andreas Lubitz nel 2009

Andreas Lubitz nel 2009

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Dopo l'interruzione, aveva precisato Lufthansa, Lubitz aveva sostenuto tutti i necessari test attitudinali e per questo gli era stata confermata l’abilitazione medica al volo.

AFP/M.Ang.

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