E’ durato solo 7 ore il fermo di Cesare Battisti in Brasile. L’ex militante di estrema sinistra, condannato per diversi omicidi negli anni Settanta, era stato arrestato dalla polizia brasiliana in vista della sua espulsione dal paese. Un ricorso del legale dell’ex terrorista, è stato sufficiente a consentire al suo cliente di tornare a piede libero.
Battisti era stato arrestato al suo domicilio nei pressi di San Paolo, in vista dell’esecuzione della sentenza di espulsione decisa da un giudice federale lo scorso 3 marzo. Il magistrato brasiliano non ha voluto rinnovare il permesso di soggiorno a Battisti definendolo “uno straniero, condannato per omicidio, che vive in una situazione irregolare nel Paese”.
Battisti potrebbe essere espulso verso il Messico o la Francia. In Italia era stato condannato in contumacia nel 1993 alla reclusione a vita per quattro omicidi commessi sul finire degli anni Settanta. L’ex militante si era rifugiato in Brasile nel 2004 vivendo in clandestinità fino al 2007 (anno in cui fu arrestato a Rio) dopo 30 anni di fughe tra Francia e Messico.
Red.MM/ANSA/Swing