Gli aeroplani sono ancora sicuri, “è l’essere umano l’anello debole”

“Il numero di incidenti aerei ha visto negli ultimi anni un calo pazzesco”. Parola di Antonio Bordoni, curatore del sito Air-Accidents.com, che monitora quotidianamente l’aviazione civile. E anche i dati parlano chiaro: viaggiare in aereo è un modo sicuro per muoversi nel mondo. Eppure, nel 2024 è calata un’ombra sulle statistiche: quattro incidenti letali, due dei quali solo nell’ultimo mese dell’anno. Un fatto che potrebbe aver sollevato dubbi e aumentato la percezione di insicurezza. Ma è il caso di preoccuparsi?

“Si tratta di una serie di sfortunati eventi, con cause e situazioni differenti”, spiega Roberto Battaglioni, ex comandante Swiss e istruttore di volo presso Aero Locarno. Secondo lui, la vicinanza temporale di questi incidenti è solo “una casualità sui milioni di voli che avvengono ogni anno”. Tristi casualità, certo, ma che non alterano una tendenza di lungo termine: quella di un’aviazione sempre più sicura.

Negli ultimi 50 anni, gli incidenti aerei si sono più che dimezzati, anzi, decimati. Nel 1970 si registravano 6,46 incidenti ogni milione di voli. Nel 2021, quel numero è sceso a circa uno ogni due milioni di viaggi (0,46 ogni milione). Questo calo è avvenuto nonostante il numero di voli sia aumentato negli ultimi decenni.

Secondo i dati dell’Associazione internazionale del trasporto aereo (IATA), nei primi anni Duemila erano circa 20 milioni gli aerei che solcavano annualmente il cielo. Negli ultimi anni, i voli sono cresciuti fino a toccare il novero dei 35-38 milioni annui. “Calcoliamo circa 107’000 voli al giorno”, dichiara Antonio Bordoni.

La maggior parte degli incidenti aerei recenti è imputabile a errori umani. “Gli aerei sono dei veri gioiellini; hanno pochissime panne che provocano un incidente”, afferma da parte sua il pilota Roberto Battaglioni. “Gli umani sono diventati il punto debole della catena d’aviazione”.

Per limitare questi rischi, le misure di controllo sono rigorosissime: “La licenza di volo professionale vale solo sei mesi e deve essere aggiornata periodicamente. I piloti affrontano simulazioni di panne specifiche e vengono valutati sulle loro reazioni”, spiega l’esperto. Inoltre, prima e durante i voli, “si seguono procedure precise prescritte dal produttore per mettere in sicurezza il viaggio, procedure che vengono allenate regolarmente”. Durante il volo poi, si seguono le diverse checklist, per garantire “l’isolamento di ogni avaria”.

L’aviazione non trascura neanche l’accompagnamento psicologico. “I piloti affrontano tutta una serie di esami quando iniziano la carriera, necessari per la valutazione del candidato”. In volo poi, per arginare ulteriormente l’errore umano, tra i piloti sussiste “un obbligo di vigilanza reciproca: ogni pilota deve segnalare eventuali inadempienze dei propri collaboratori”, spiega Battaglioni. “Tutte le compagnie maggiori applicano queste regole”.

E dopo tutte queste rassicurazioni, cosa dire a chi comunque continua ad avere paura di volare? “Se avete paura di volare, ditelo all’equipaggio”, consiglia Battaglioni. “Il personale di bordo sarà felice di aiutarvi e rassicurarvi. Questo aiuta voi, ma anche noi piloti a prevenire possibili problemi”.

Malgrado la cronaca recente, il 2024 rimane un anno in linea con gli standard di sicurezza raggiunti negli ultimi tempi. Certo, rispetto al 2023, che ha segnato il record di solo un incidente aereo*, il 2024 è stato più infelice, con quattro eventi fatali, come riporta Air-Accidents.

La prima vittima dell’anno si è registrata il 21 maggio sul volo Singapore Airlines 321, che collega regolarmente l’aeroporto di Londra-Heathrow con quello di Singapore. Dopo dieci ore di volo, una forte turbolenza ha causato 104 feriti e un morto, costringendo l’equipaggio a dirottare l’aereo verso Bangkok, dove è stato effettuato con successo un atterraggio di emergenza.

Il 24 luglio, un aereo della compagnia nepalese Saurya Airlines precipita poco dopo il decollo dall’aeroporto di Katmandu, causando la morte di 18 delle 19 persone a bordo.

Il 9 agosto, 62 persone perdono la vita quando il volo 2283 della compagnia brasiliana Voepass Linhas Aéreas incontra un fenomeno noto come “spirale verticale”, che lo fa precipitare rapidamente da un’altitudine di 5’200 metri. Si tratta del primo incidente nella storia della compagnia e del secondo incidente per l’aviazione civile brasiliana dal 2011.

Il 29 dicembre, un Boeing 737-800 della Jeju Airlines è coinvolto in un grave incidente in Corea del Sud. Dopo un bird strike (l’impatto con un volatile), l’equipaggio effettua un atterraggio d’emergenza senza il carrello, riuscendo a posare l’aereo sulla pista. Tuttavia, poco dopo, l’aereo si schianta contro un muro di supporto situato alla fine della pista, causando la morte di 179 persone. “Se non ci fosse stato quel terrapieno, molto verosimilmente tutte le persone a bordo sarebbero sopravvissute”, ha dichiarato Bordoni, direttore di Air-Accidents.

Un altro incidente si verifica il 25 dicembre, quando un aereo dell’Azerbaijan Airlines precipita in Kazakistan, causando la morte di 38 persone. Tuttavia, questo evento non rientra propriamente nelle statistiche dell’aviazione civile: il presidente azero sospetta che l’aereo sia stato colpito dalla contraerea russa. Air-Accidents lo enumera tra gli incidenti causati da atti ostili.

In conclusione, precisa Bordoni, nel 2024 tutte le compagnie aeree hanno trasportato circa 5 miliardi di passeggeri e di questi dobbiamo contare “solo” 261 vittime, “a dimostrazione di quanto oggi sia sicuro salire a bordo di un aereo”.