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Jeju Air, il muro a fine pista era regolare?

Specialisti al lavoro per ricercare le cause dello schianto di un aereo sabato in Corea del Sud - Senza la struttura in cemento i passeggeri avrebbero potuto sopravvivere

  • 31 dicembre 2024, 12:16
  • 31 dicembre 2024, 13:04
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La coda dell'apparecchio andato distrutto

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Di: Reuters/AP/AFP/pon 

La presenza di un muro di cemento 250 metri dopo la fine della pista e la sua conformità agli standard internazionali continua a far discutere in Corea del Sud, dopo lo schianto di un aereo della Jeju Air a Muan domenica. “Il Governo esaminerà i regolamenti in vigore e la loro applicazione”, ha dichiarato un responsabile, interrogato dai media. Il Ministero dei trasporti aveva già fatto sapere che simili strutture esistono anche in altri scali, sia del Paese asiatico che all’estero. Secondo diversi esperti, senza di essa i passeggeri sarebbero probabilmente sopravvissuti.

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Aereo si schianta in Corea del Sud, le immagini dell’incidente e delle operazioni di soccorso

RSI Info 29.12.2024, 07:45

Il 737-800 aveva interrotto un primo tentativo e riprovato l’atterraggio nell’altra direzione, si era posato “sulla pancia” e, incapace di frenare la sua corsa, era andato a sbattere, prendendo fuoco. Delle 181 persone a bordo, 179 erano morte. Le autorità hanno già identificato ufficialmente 174 corpi. Le cause prese in considerazione, forse concomitanti, sono un possibile “bird strike” (un’allerta per la presenza di uccelli era stato diffusa poco prima) e problemi al motore, oltre al mancato abbassamento del carrello. Secondo un esperto del Massachusetts Institute of Technology, interpellato dall’agenzia AP, una panne del sistema idraulico potrebbe spiegare sia il carrello che la mancata attivazione dei flap per rallentare. Sul luogo dell’incidente sono arrivati, oltre agli specialisti coreani, anche quelli statunitensi e della Boeing, azienda produttrice del velivolo. Oltre ai resti dell’apparecchio e al luogo del crash (la pista rimarrà chiusa fino al 7 gennaio), vengono esaminate anche le due scatole nere: quella con le conversazioni dei piloti è stata recuperata praticamente intatta, quella con i dati di volo risulta invece danneggiata.

Il CEO della Jeju Air Kim Yi-bae ha detto martedì in conferenza stampa che nei controlli prima del volo non era emerso nessun problema che potesse compromettere la sicurezza, ma che per ristabilire la fiducia dei passeggeri il traffico invernale sarà ridotto del 10-15% e la manutenzione sarà intensificata.

La flotta del vettore low-coast è composta praticamente per intero dal medesimo modello di aeroplano, una quarantina di esemplari in tutto dei 101 737-800 registrati in Corea del Sud, che per volere delle autorità di Seul saranno tutti sottoposti a un’ispezione. Kim ha ammesso che la compagnia - che pagherà i funerali delle vittime e una compensazione alle loro famiglie - è stata quella maggiormente multata nel Paese negli ultimi cinque anni ma che ha fatto molto per migliorare le condizioni di sicurezza.

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