Stipendi e tredicesime non sono a rischio per dipendenti e fornitori di alcuni dei 1’300 enti della pubblica amministrazione italiana colpiti da un massiccio attacco di Lockbit, il gruppo di hacker considerato di origine russe tornato in azione contro l’Italia. Ma la minaccia resta e desta preoccupazione.
A dieci giorni dall’offensiva, che aveva criptato e reso inaccessibili diversi database, il totale ripristino della normalità sembra ancora lontano e nel frattempo è giunta la rivendicazione con la richiesta di riscatto in criptovaluta da parte dei criminali informatici. Ma il ministro della PA, Paolo Zangrillo, assicura: “Stiamo verificando, al momento non mi risultano problemi. Finora non ho ricevuto feedback di emergenza su questo fronte ma adesso approfondirò la questione”.
Lockbit è uno dei gruppi cybercriminali più attivi che già in passato ha attaccato vari enti in Italia, come l’Agenzia delle Entrate.
USA, colpevole l'ex "re delle criptovalute"
Telegiornale 03.11.2023, 20:27