Hunter Biden, il figlio del presidente USA, giovedì si è dichiarato “non colpevole” in una corte federale a Los Angeles per le accuse - nove sono i capi - di aver tra le altre cose evaso il fisco tra il 2016 e il 2019 per 1,4 milioni di dollari, spendendo milioni di dollari in droghe, escort, auto e vestiti di lusso. Lo riferisce la CNN.
Se condannato per queste accuse, Biden potrebbe rischiare fino a 17 anni di carcere ma vi è dell’altro, perché sta affrontando anche accuse federali per reati legati alle armi, per le quali si è già dichiarato non colpevole.
Il 53enne Hunter, che ora si dedica alla pittura e dice di aver superato le dipendenze da droghe e alcol, è uno dei bersagli preferiti degli avversari repubblicani del padre, che lo vedono come il tallone d’Achille del presidente democratico. Questa apparizione di giovedì a Los Angeles avviene all’indomani di un incontro parlamentare che si è trasformato in un vero e proprio caso a Washington, quando Hunter Biden si è presentato a sorpresa per protestare contro l’atteggiamento dei repubblicani, che a settembre hanno avviato un’inchiesta per “impeachment” contro il presidente. I repubblicani accusano infatti Joe Biden di corruzione e di aver tratto vantaggio dai controversi affari del figlio in Ucraina e Cina, quando era vicepresidente di Barack Obama.
Le disavventure di Hunter Biden
Telegiornale 21.06.2023, 20:00