Mondo

I soldati israeliani uccidono “per errore” tre ostaggi

La notizia è stata comunicata dal portavoce dell’esercito - Le vittime sono state identificate, durante i combattimenti, “come una minaccia” - Netanyahu: “Stasera il Paese intero piange”

  • 15 dicembre 2023, 20:24
  • 15 dicembre 2023, 22:38
594137635_highres.jpg

Un soldato israeliano in assetto da combattimento

  • Keystone
Di: ATS/AFP/RSI Info

L’esercito di Israele ha ucciso “per un tragico errore” tre ostaggi durante i combattimenti a Shujaia nel nord della Striscia di Gaza. Lo ha detto venerdì sera il portavoce militare Daniel Hagari, spiegando che i soldati li hanno scambiati per sospetti e hanno sparato. Probabilmente - ha aggiunto - i tre si erano o liberati o erano rimasti incustoditi.

“Durante combattimenti - ha aggiunto Hagari - un’unità dell’esercito ha identificato per errore tre israeliani come una minaccia. L’unità ha aperto il fuoco in loro direzione e sono rimasti uccisi. Subito è sorto un dubbio. I loro corpi sono stati trasferiti in Israele per il riconoscimento”.

Gli ostaggi morti si chiamano Yotam Haïm e Samer al-Talalka, entrambi rapiti dal Kibbutz Nir Am durante l’attacco di Hamas del 7 ottobre nel sud di Israele, secondo un comunicato stampa dell’esercito. La famiglia del terzo ostaggio ucciso non ha voluto rendere pubblica l’identità del congiunto. Il nome è tuttavia emerso in serata: si tratta di Alon Lulu Shamriz di 26 anni del kibbutz Kfar Aza.

L’esercito sottolinea che i tre sono morti “in una zona di combattimento attiva” in cui soldati sono stati impegnati in “una battaglia continua per diversi giorni” contro i combattenti di Hamas.

Sempre in serata il primo ministro Benjamin Netanyahu la definito la morte dei tre ostaggi: “Una tragedia insopportabile. Israele intero piange questa sera”. “Il mio cuore - ha proseguito il premier - va alle famiglie in lutto in questo loro difficile momento”.

Centinaia di manifestanti in strada

La notizia dell’accaduto ha spinto inizialmente diverse decine di manifestanti a protestare davanti al quartier generale militare di Tel Aviv. Le persone presenti, secondo quanto riferisce il sito di Haaretz, sventolano cartelli con i nomi e le foto di molti altri ostaggi e chiedono il loro rilascio immediato. Con l’andare delle ore la folla si è ingrossata e, secondo il portale di news Ynet, centinaia di persone hanno raggiunto l’incrocio della via Kaplan, una delle principali arterie della città, bloccando la strada. In precedenza era stata ostruita una delle corsie di Begin Road.

Nuovi bombardamenti a Gaza

Telegiornale 15.12.2023, 12:30

Correlati

Ti potrebbe interessare