Il Giappone ha annunciato mercoledì di aver cacciato 251 esemplari di balenottera minore durante l’ultima campagna annuale nell’Antartico, chiusa in anticipo a seguito della sospensione decretata dalla Corte internazionale di giustizia dell’Aja.
Il dato è stato comunicato dall’Agenzia di pesca nipponica ed è più del doppio rispetto a quello del 2013, quando furono uccisi 103 cetacei.
Il 31 marzo il principale organo giudiziario dell’ONU ha stimato che i “fini scientifici” con cui il Giappone giustificava la pratica in questione non fossero legittimi e servissero solo a camuffare un’attività con fini commerciali.
Il premier Shinzo Abe aveva in seguito espresso il suo disappunto con il capo della delegazione di Tokyo alle Nazioni Unite per non essere riuscito a far valere le ragioni del paese. “È estremamente deplorevole, ma rispetteremo la sentenza”, aveva detto.
Ats/ZZ